Ven. Mar 31st, 2023
Le malattie cardiovascolari sono patologie che interessano i distretti del sistema circolatorio, dal cuore, ai vasi sanguigni, alle arterie.
Si sviluppano abitualmente con l’avanzare dell’età e in presenza di alcuni fattori di rischio, ma possono giocare un ruolo importante anche comportamenti scorretti (dal fumo, alla scarsa attività fisica, a un’alimentazione ricca di grassi) e la presenza di altre malattie.
In base alle loro caratteristiche e ai sintomi che provocano, le malattie cardiovascolari possono risultare più o meno pericolose e richiedere trattamenti specifici. 
La visita di chirurgia vascolare (indicata in molti centri anche come visita angiologica) è un passaggio fondamentale per valutare le condizioni di un paziente interessato da disturbi vascolari e indicare le terapie, le eventuali soluzioni chirurgiche e gli esami preparatori 
necessari per trattare adeguatamente la malattia. 

Malattie cardiovascolari, chi è a rischio?

Sono considerati principali fattori di rischio:
  • Colesterolo alto
  • Pressione alta
  • Diabete
  • Età superiore ai 50 anni
  • Obesità
  • Storia personale di malattie cardiache e cardiovascolari
  • Malattie renali
Concorre anche uno stile di vita non sano, con fumo, sedentarietà e scorretta alimentazione.

Visita di chirurgia vascolare: quando serve

La visita di chirurgia vascolare (o angiologica) è fondamentale sia per la diagnosi di patologie vascolari, sia per la definizione che per la pianificazione del trattamento chirurgico o della terapia
La visita infatti, con il colloquio e la visione degli esami diagnostici, consente di acquisire le necessarie informazioni per predisporre i trattamenti specifici in caso di patologie vascolari quali:
  • Aneurismi dissecazioni (chirurgia dei grossi vasi arteriosi, dell’aorta toracica e toraco-addominale).
  • Stenosi dei tronchi sovraortici (carotidi e succlavia)
  • Aneurismi dell’aorta addominale
  • Patologia steno-ostruttiva
  • Patologia aneurismatica dei vasi splancnici, come per esempio i vasi renali e quelli della milza.
  • Stenosi delle arterie degli arti inferiori fino al cosiddetto “salvataggio dell’arto” in caso di ischemia critica. 
Nel corso della visita si stabiliscono e si pianificano gli esami pre-operatori (come per esempio esami del sangueesami radiologicieco-doppleresami cardiologici), i tempi e le modalità dell’intervento (che può essere anche endovascolare per via percutanea) oppure la terapia e i controlli successivi laddove un’operazione non si renda necessaria.
La visita di chirurgia vascolare consente anche di valutare l’eventuale presenza di varici e di insufficienza venosa, una patologia che si verifica quando le vene delle gambe non permettono il corretto ritorno del sangue verso il cuore. 
Il chirurgo vascolare tratta anche flebiti trombosi venose profonde e in presenza di ulcere degli arti inferiori valuta quale possa essere la causa, così da impostare il trattamento più adeguato.
 

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