La febbre è un sintomo e un segno clinico dal momento che si rileva con un semplice termometro. È una reazione ad un insulto (cause infettive e non infettive) che il nostro corpo reputa nocivo e che può essere infettivo, infiammatorio o di altra natura.
La febbre non va mai sottostimata, ma anzi rispettata per una serie di motivi:
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è il segnale di qualcosa;
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serve al nostro corpo per combattere un processo in atto;
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potrebbe essere il campanello d’allarme di qualcosa di cui fino ad allora non c’era stato segnale.
La febbre è un sintomo e un segno clinico dal momento che si rileva con un semplice termometro. È una reazione ad un insulto (cause infettive e non infettive) che il nostro corpo reputa nocivo e che può essere infettivo, infiammatorio o di altra natura.
La febbre non va mai sottostimata, ma anzi rispettata per una serie di motivi:
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è il segnale di qualcosa;
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serve al nostro corpo per combattere un processo in atto;
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potrebbe essere il campanello d’allarme di qualcosa di cui fino ad allora non c’era stato segnale.
C’è febbre e febbre
La febbre ha delle caratteristiche specifiche e viene denominata in base al grado della temperatura corporea:
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dai 36.4 ai 36.7 gradi centigradi è considerata normale;
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sopra i 37° e fino ai 37.4° viene considerata febbricola;
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oltre i 37.5° si considera febbre;
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oltre i 38° febbre maligna.
Ogni febbre va sempre correlata ad altri segni e sintomi clinici e non va mai valutata da sola: può comparire con brivido o senza brivido e può rispondere o meno alla terapia antipiretica.
Un significativo rialzo della temperatura, quasi sempre, è correlato ad un connotato di tipo infettivo.
Quando si ritiene alta la febbre e quando è pericolosa
Una febbre oltre ai 38° che persiste per diversi giorni è certamente da monitorare. Va detto, però, che la febbre alta presenta delle gravità dipendenti anche dal soggetto che ne è colpito: la febbre che colpisce un soggetto adulto in buona salute può essere meglio sopportata; quella invece che colpisce, sia pur con un rialzo minimo, un anziano fragile può creare più problemi.
Come abbassare la febbre
Paracetamolo e antinfiammatori non steroidei sono i 2 farmaci più indicati per far regredire la temperatura. Vanno assunti, però, con attenzione e non bisogna certo abusarne per scongiurare eventuali complicanze epatiche e/o renali.
Non ci sono rimedi naturali particolarmente efficaci se non il ricorso alla borsa del ghiaccio da posizionare sulle zone del corpo notoriamente più calde che contribuisce a far regredire la temperatura:
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sulla fronte
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in mezzo alla radice delle cosce
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sotto le ascelle.
Cosa fare se non scende
In caso di febbre alta, se dopo 2/3 giorni la situazione non migliora, è bene farsi visitare dal proprio medico curante soprattutto in presenza di altri sintomi associati.
Anche i casi di febbricola persistente non vanno sottovalutati.
La situazione attuale: influenza, Covid e raffreddamenti
Attualmente, oltre al Covid, c’è l’influenza australiana, che è estremamente dominante: un’epidemia già così diffusa, non si vedeva da tempo. Oltre ad essere molto contagiosa, arreca:
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febbre;
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stanchezza;
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brividi;
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mal di ossa.