Lun. Set 25th, 2023
 
La febbre è un sintomo e un segno clinico dal momento che si rileva con un semplice termometro. È una reazione ad un insulto (cause infettive e non infettive) che il nostro corpo reputa nocivo e che può essere infettivo, infiammatorio o di altra natura. 
La febbre non va mai sottostimata, ma anzi rispettata per una serie di motivi:
  • è il segnale di qualcosa;
  • serve al nostro corpo per combattere un processo in atto;
  • potrebbe essere il campanello d’allarme di qualcosa di cui fino ad allora non c’era stato segnale.

C’è febbre e febbre

La febbre ha delle caratteristiche specifiche e viene denominata in base al grado della temperatura corporea: 
  • dai 36.4 ai 36.7 gradi centigradi è considerata normale; 
  • sopra i 37° e fino ai 37.4° viene considerata febbricola; 
  • oltre i 37.5° si considera febbre; 
  • oltre i 38° febbre maligna. 
Ogni febbre va sempre correlata ad altri segni e sintomi clinici e non va mai valutata da sola: può comparire con brivido o senza brivido e può rispondere o meno alla terapia antipiretica. 
Un significativo rialzo della temperatura, quasi sempre, è correlato ad un connotato di tipo infettivo. 

Quando si ritiene alta la febbre e quando è pericolosa

Una febbre oltre ai 38° che persiste per diversi giorni è certamente da monitorare. Va detto, però, che la febbre alta presenta delle gravità dipendenti anche dal soggetto che ne è colpito: la febbre che colpisce un soggetto adulto in buona salute può essere meglio sopportata; quella invece che colpisce, sia pur con un rialzo minimo, un anziano fragile può creare più problemi.

Come abbassare la febbre 

Paracetamolo e antinfiammatori non steroidei sono i 2 farmaci più indicati per far regredire la temperatura. Vanno assunti, però, con attenzione e non bisogna certo abusarne per scongiurare eventuali complicanze epatiche e/o renali. 
Non ci sono rimedi naturali particolarmente efficaci se non il ricorso alla borsa del ghiaccio da posizionare sulle zone del corpo notoriamente più calde che contribuisce a far regredire la temperatura: 
  • sulla fronte
  • in mezzo alla radice delle cosce 
  • sotto le ascelle. 

Cosa fare se non scende

In caso di febbre alta, se dopo 2/3 giorni la situazione non migliora, è bene farsi visitare dal proprio medico curante soprattutto in presenza di altri sintomi associati. 
Anche i casi di febbricola persistente non vanno sottovalutati.

La situazione attuale: influenza, Covid e raffreddamenti

Attualmente, oltre al Covid, c’è l’influenza australiana, che è estremamente dominante: un’epidemia già così diffusa, non si vedeva da tempo. Oltre ad essere molto contagiosa, arreca: 
Come se non bastasse, inoltre, ci sono tutte quelle sindromi da raffreddamento o da adattamento ambientale favorite dalle condizioni meteorologiche attuali e dai ripetuti sbalzi caldo/freddo a cui ci esponiamo.

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