La secchezza oculare è causata da insufficiente lacrimazione.
Le conseguenze possono essere bruciori, pruriti, pizzicore, affaticamento oculare dopo la lettura, fastidio durante l’utilizzo delle lenti a contatto e formazione di piccole abrasioni sulla superficie dell’occhio.
Le cause possono invece essere l’esposizione al sole o a un ambiente troppo secco, l’assunzione di farmaci contro il raffreddore o le allergie, il fumo (anche passivo), interventi chirurgici, traumi agli occhi o problemi con le lenti a contatto, la sindrome di Sjögren o, più semplicemente, l’invecchiamento.
Un buon rimedio contro la secchezza oculare sono le cosiddette lacrime artificiali, disponibili sia in gocce che come unguenti.
È inoltre consigliato non fumare, mantenere gli ambienti adeguatamente umidificati (soprattutto durante l’inverno), tenere gli occhi a riposo e cercare, per quanto possibile, di sbattere le palpebre più spesso.
Meglio inoltre chiedere consiglio al proprio medico sulla possibilità di interrompere l’assunzione di farmaci che potrebbero aver scatenato il problema.
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
In caso di secchezza oculare è bene rivolgersi al medico se il problema non si risolve in pochi giorni, se gli occhi sono rossi o dolenti e se il disturbo è associato a perdite di materiale dalle palpebre, a un trauma, a dolore, gonfiore o rigidità delle articolazioni o a secchezza della bocca.
Per questo bisognerebbe sempre chiedere un consiglio: a giovarne sarà la qualità di vita in generale.
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