La secchezza nasale può essere il sintomo di un problema di salute, la conseguenza di condizioni ambientali non ideali o dell’assunzione di alcuni medicinali.
È raro che sia conseguenza di una grave malattia, ma potrebbe essere associata alla sindrome di Sjögren, patologia autoimmune che colpisce le mucose.
Più spesso è l’effetto collaterale di farmaci come gli antistaminici e i decongestionanti spray o la conseguenza di un clima caldo e secco o dell’uso dell’aria condizionata.
La secchezza nasale può essere associata ad altri sintomi, come sanguinamento, alterazioni dell’olfatto, congestione nasale, arrossamenti o gonfiore.
Inoltre può essere accompagnata da annebbiamento della vista, sonnolenza, secchezza oculare, della bocca o della pelle, perdita dell’appetito, stanchezza prolungata, rash cutanei e ingrossamento delle ghiandole salivari.
Quando la secchezza nasale è l’effetto collaterale dell’uso di un medicinale può essere necessario modificarne l’assunzione: meglio, però, chiedere consiglio al proprio medico.
Altre volte il rimedio più adatto è umidificare adeguatamente l’ambiente in cui si vive, ad esempio utilizzando un umidificatore.
Nel caso in cui a scatenare il problema sia una patologia specifica è invece necessario seguire le terapie prescritte dal medico.
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
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