Lun. Ott 2nd, 2023

Paralisi facciale, le diverse terapie per curarla

Policlinico San Pietro, Ponte San Pietro (BG)

4 Dicembre 2022

La paralisi del VII nervo cranico, o nervo facciale, è una malattia che può comparire senza cause apparenti oppure essere legata a infezioni acute, traumi osseitumori e eventi cardiovascolari.

In ogni caso, si tratta di una condizione invalidante che può avere un pesante impatto negativo sulla vita quotidiana di chi ne soffre e soprattutto sullaspetto psicologico e relazionale

La chirurgia plastica, associata a uno specifico percorso riabilitativo, in molti casi permette di ripristinare la simmetria del volto, compromessa dalla patologia, e dare un nuovo sorriso e una nuova speranza.

Ne parliamo con il dottor Matteo Marino, chirurgo plastico di Palazzo della Salute e responsabile dellunità di chirurgia plastica del Policlinico San Pietro, e il dottor Fabio Consiglio, chirurgo plastico della sua équipe, che da anni si occupano del trattamento chirurgico di questa patologia

Che cos’è la paralisi del nervo facciale

La paralisi del nervo facciale è dovuta al danneggiamento del nervo facciale, il settimo nervo cranico che della scatola cranica arriva fino allorecchio e ai muscoli mimici del volto.

Ha la funzione di

Si tratta di un nervo cosiddetto pari, ovvero presente in 2 copie, una per ciascun lato del viso, e simmetrico

Il danno a carico di questo nervo si manifesta con difficoltà di movimento e marcata debolezza dei muscoli di una parte o di entrambe le parti del viso.

Le cause della paralisi facciale

Le cause della paralisi del nervo facciale possono essere diverse

La più frequente è linfiammazione del nervo facciale, che dà origine alla cosiddetta paralisi di Bell, forma che compare improvvisamente e di solito colpisce una sola metà del volto

La paralisi di Bell è una neuropatia periferica che può manifestarsi a qualsiasi età senza una causa precisa.

Ci sono tuttavia alcune evidenze che la mettono in relazione con la riattivazione del virus herpes simplex o il virus della varicella zosterspiegano gli specialisti

Altre cause di paralisi sono

A seconda dellorigine, la paralisi può comparire in modo improvviso o graduale, può essere temporanea o permanente.

I sintomi della paralisi facciale

I sintomi della paralisi del nervo facciale variano a seconda dellentità del danno al nervo e possono andare da disfunzioni di media entità alla paralisi completa con limpossibilità di muovere in parte o del tutto i muscoli del viso

In particolare, i problemi funzionali che la paralisi determina sono prevalentemente a carico dellocchio e della bocca:

Le terapie per la paralisi facciale

La terapia della paralisi facciale dipende dalla causa scatenante

Nel caso sia secondaria a tumori, ictus o diabete, la terapia dovrà intervenire per curare la causa sottostante.

Se, invece, si tratta di una paralisi senza cause apparenti, possono essere indicati corticosteroidi o antivirali per ridurre linfiammazionecolliri e pomate per lubrificare e prevenire problemi oculariterapie fisiche con massaggi ed esercizi mirati per riequilibrare e rilassare i muscoli facciali

La prognosi della paralisi di Bell è molto buona: in circa il 75% dei casi si verifica un pieno recupero entro 2 o 3 mesi

Ci sono però pazienti che non hanno una guarigione completa e richiedono un ulteriore supporto e trattamento medico o chirurgico (plastico). Alla chirurgia possono essere indirizzati anche pazienti che presentano lesioni permanenti, ovvero che non migliorano a 10 mesi dallinsorgenza”.

La chirurgia plastica 

A seconda della situazione e del livello di compromissione funzionale, lobiettivo della chirurgia plastica è:

La chirurgia statica

Nel caso della chirurgia statica viene effettuata una sorta di lifting facciale, con il quale si vanno a sollevare i muscoli del volto paralizzati per migliorare la posizione della palpebra inferiore e ripristinare lanatomia della bocca, così da restituire armonia ed equilibrio al volto.

Il trattamento dinamico

Tra i trattamenti dinamici invece, uno degli interventi chirurgici più efficaci, è la trasposizione di fascia lata secondoMorrison.

In pratica si preleva dalla coscia del paziente una porzione di muscolo e la si innesta a ponte fra il tendine del muscolo temporale e il muscolo orbicolare della bocca.

In questo modo

Lintervento viene eseguito in anestesia generale, in regime di ricovero e deve essere seguito da uno specifico percorso riabilitativo, per aiutare il paziente a riacquistare il controllo dei movimenti e della sua espressività. 

Molto spesso a questo intervento è necessario associare altre metodiche chirurgiche di riparazione a seconda di

Visualizza Fonte

Leggi anche….

Care Shop: La guida per gli acquisti di articoli sanitari

Patologie, Sintomatologia, Esami Diagnostici….