Mar. Ott 3rd, 2023

Ernia Epigastrica: come riconoscerla e come curarla

Policlinico San Marco di Zingonia (BG)

21 Novembre 2022

Al Policlinico San Marco l’ernia epigastrica viene trattata con la metodica laparoscopica mini-invasiva. Parola al Prof. Olmi. 

Lernia epigastrica, detta anche ernia della linea alba, è una patologia piuttosto comune, ma poco conosciuta, che interessa una discreta porzione della popolazione, incidendo negativamente sulla qualità di vita e sulle normali attività quotidiane. Ma come si riconosce? E come si può curare

Lo abbiamo chiesto al professor Stefano Olmi, responsabile dellUnità di Chirurgia generale e oncologia, Centro di chirurgia laparoscopica avanzata e Centro dellObesità del Policlinico San Marco, struttura nella quale è attivo anche il Centro di Chirurgia della Parete Addominale, sempre diretto dal professor Olmi, centro di riferimento per il trattamento delle ernie, sia con le tecniche classiche, sia soprattutto attraverso lutilizzo della metodica laparoscopica mini-invasiva

Che cos’è un’ernia

In linea generale, con il termine ernia si intende il passaggio e fuoriuscita di contenuto addominale (intestino, colon, omento…) o semplicemente di grasso attraverso unbucodella parete, tecnicamente chiamatodifetto di parete addominale’. 

Il luogo più comune e più noto in cui si presenta questo difetto è normalmente la regione inguinale, in virtù della sua particolare funzione e anatomia

Esistono però altri punti delladdome meno conosciuti nei quali, per ragioni anatomiche, la parete può presentarsi più debole e quindi più soggetta a erniazioni. Uno di questi punti è la regione epigastrica, ovvero la porzione di addome compresa fra il torace e lombelico”, spiega il professor Olmi.

I sintomi

Normalmente lernia epigastrica si presenta come un rigonfiamento, variabile per dimensioni e gravità, a livello epigastrico, che spesso compare durante sforzi fisici, impedendo in molti casi una corretta esecuzione dellattività fisica, o di sforzi fisici anche solo un popiù intensi della normalità”.  

Nelle fasi iniziali, si riesce a ridurre il rigonfiamento con una manovra manuale, riportando così il viscere nella sua sede originaria. Nelle fasi più avanzate o in caso di ernie di grandi dimensioni, però, questo non è possibile

Inoltre, possono associarsi anche dolore e modificazioni dellalvo con comparsa di stipsi.

Le cause

Lernia epigastrica in genere è legata alla presenza di:

Lindebolimento della parete addominale –  continua lo specialistapuò essere favorito da

Cosa succede se non viene curata

Se non curata, con il passare del tempo lernia epigastrica finisce per rimanere sempre presente come rigonfiamento. Questo si traduce non solo in un problema estetico, ma soprattutto in un danno funzionale, limitando in modo importante la possibilità di eseguire le normali attività quotidiane

Le ernie epigastriche spesso restano stabili nel tempo, ma in alcuni casi possono divenire una vera e propria urgenza, da trattare immediatamente per evitare conseguenze che possono essere anche molto graviavverte il professor Olmi -. Le complicanze a cui lernia può andare incontro, in particolare, sono 2:

La diagnosi

La diagnosi dellernia epigastrica è innanzitutto clinica, cioè attraverso una visita con un chirurgo che confermerà la natura e la localizzazione dellernia e di eventuali altri difetti di parete associati al principale

In seconda istanza, comunque dopo la valutazione clinica dello specialista, possono essere prescritti ulteriori accertamenti quali lecografia addominale

L’intervento

Nel caso di ernie epigastriche di piccole dimensioni, asintomatiche e che si riesce a ridurre manualmente può essere indicata quella che viene chiamatavigile attesa’.
Quando però lernia epigastrica è sintomatica, o in caso di complicanze, diventa necessario ricorrere allintervento chirurgico che oggi, nei centri più avanzati come quello del Policlinico San Marco, viene effettuato con tecniche mini-invasive laparoscopiche

L’approccio laparoscopico

Grazie allapproccio laparoscopico, anche nel campo del trattamento dellernia epigastrica non viene effettuato un taglio come succede con la chirurgiatradizionale’, ma 3 piccole incisioni. Attraverso di esse il chirurgo, avvalendosi del laparoscopio, un tubo sottilissimo formato da una rete di fibre ottiche che fungono sia da sorgente luminosa sia da telecamera, riduce lernia. In seguito, introduce, posiziona e fissa una rete di materiale biocompatibile

In questo modo si ricostituisce lintegrità della parete addominale, risolvendo definitivamente lernia, con notevoli miglioramenti della qualità di vita del paziente, sia a livello funzionale (spesso i pazienti con grossi difetti di parete, oltre ad avere problematiche a livello meccanico-muscolare nello svolgere lattività lavorativa o sportiva, presentano anche problemi respiratori correlati al laparocele), sia esteticoosserva lo specialista -. 

La continua evoluzione tecnologica garantisce lutilizzo di reti con caratteristiche adatte al tipo e alle dimensioni del difetto con ottimi risultati, sia a livello di dolore postoperatorio, sia di tenuta nel tempo”. 

Normalmente la dimissione avviene 1 giorno dopo lintervento e la ripresa delle attività, sempre da relazionare alle dimensioni del difetto erniario, avviene in media in 10-15 giorni.

I vantaggi dell’approccio laparoscopico

Se con tecnica tradizionale per riparare ernie epigastriche era necessario tagliare la parete addominale ed effettuare un intervento lungo e laborioso, con decorsi postoperatori gravati dal rischio di infezioni di parete e limitazione delle attività anche per periodi discretamente prolungati, la laparoscopia permette di eseguire lo stesso intervento eliminando tali inconvenientiaggiunge lo specialista -. 

La tecnica laparoscopica e mini-laparoscopica consente di trattare con estrema sicurezza lernia: grazie alla migliore visione che si ottiene con il laparoscopio, il chirurgo ha la possibilità di posizionare la rete in modo più completo, andando a coprire completamente tutta la regione in un unico intervento, anche trattando contemporaneamente altre eventuali ernie associate, ad esempio, una concomitante ernia ombelicale associata allernia epigastrica o a una diastasi dei muscoli retti addominali, e limitando al minimo il rischio di recidive

Il dolore postoperatorio, rispetto allintervento tradizionale, è pressoché nullo; la ripresa delle attività, lavorative o sportive, anche a livello agonistico-professionale, avviene molto rapidamente. Il tasso di recidiva è comparabile, se non inferiore, alle principali casistiche internazionali”. 

Esercizio fisico: sì o no

Finché lernia epigastrica non viene curata e trattata, normali esercizi fisici o sforzi addominali sono non solo sconsigliati, ma addirittura dolorosi, per via della presenza dellernia stessasottolinea il professor Olmi -. 

Viene pertanto consigliata lastensione da sforzi fisici intensi o, qualora, ad esempio, per motivi lavorativi non si possano evitare, lutilizzo di fascia elastica addominale”, conclude il professor Olmi.

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