Il sanguinamento intraoculare è un’emorragia che si verifica nel vitreo, la sostanza gelatinosa dell’occhio su cui poggia la retina.
Le cause più comuni di questo tipo di emorragie sono la retinopatia diabetica, il distacco del vitreo, il distacco della retina, l’anemia falciforme, il macroaneurisma della retina, la degenerazione maculare senile essudativa.
Inoltre anche emorragie intracraniche, traumi e occlusioni delle vene della retina possono portare a sanguinamento intraoculare.
Le conseguenze sono, in genere, vista sfocata o ombreggiata, la presenza di pulviscolo nel campo visivo e la sensibilità alla luce.
Il dolore è invece limitato ai casi in cui la pressione nell’occhio è elevata o se l’emorragia è associata a un trauma.
Il rimedio per il sanguinamento oculare dipende dalla causa dell’emorragia. Un danno alla retina o un suo distacco possono richiedere un intervento chirurgico o laser.
Quando, invece, il problema è il diabete, l’ipertensione o un altro disturbo sistemico è necessario seguire le terapie specifiche per il controllo della patologia alla base del sanguinamento e monitorare l’emorragia, procedendo eventualmente a una vitrectomia per rimuoverla nel caso in cui la situazione non migliori entro 1-2 mesi.
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
Nel caso in cui si sospetti un sanguinamento intraoculare è sempre bene rivolgersi a un medico.
Il problema può infatti portare a una serie di complicazioni che si aggiungono al danno prodotto dalla causa alla base dell’emorragia, fra cui il glaucoma e l’effetto tossico dell’assorbimento del ferro presente nel sangue da parte della retina e delle cellule in altre parti dell’occhio.
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