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Tumore al rene: la chirurgia laparoscopica e le ultime tecnologie

Policlinico San Marco, Zingonia (BG)

8 Novembre 2022

Ladenocarcinoma, la forma più comune di tumore del rene, rappresenta circa il 2% di tutte le neoplasie e colpisce soprattutto il sesso maschile: dei 4.000 casi che si registrano ogni anno nel nostro Paese, i 2/3 sono uomini

Lintervento chirurgico, che rappresenta lunica forma di terapia efficace, oggi può essere effettuato per via laparoscopica con notevoli vantaggi e identico risultato rispetto alla chirurgia tradizionale. Ne parliamo con il dottor Alessandro Piccinelli, urologo dellUnità di Urologia II del Policlinico San Marco.

A che età insorge il tumore 

Il tumore del rene presenta un picco dinsorgenza intorno ai 60 anni detà, anche se è sempre più frequente osservarlo in 40enni e 50enni

“Questo anche grazie al miglioramento delle tecniche diagnostiche e alla sempre più estesa applicazione dellecografia, che consente di individuare il tumore del rene in fase iniziale e in pazienti asintomatici, spesso come riscontro occasionale nel corso di un esame alladdome effettuato per altri motivi”, sottolinea lo specialista

I sintomi del tumore al rene

Il tumore al rene è di solito asintomatico

Solo in fase avanzata si manifestano i sintomi tipici della malattia, ovvero

Esistono poi altri sintomi non specifici che possono comparire in caso di tumore al rene, tra cui

I diversi tipi di tumore al rene

Esistono diversi tipi di tumore al rene:

Le cause del tumore al rene

Il principale fattore di rischio per la comparsa del tumore del rene, come per altre forme di malattie oncologiche, è il fumo di sigaretta

Altri fattori di rischio sono

Esistono, inoltre, rare forme di tumore renale nellambito di sindromi genetiche, prima fra tutte la sindrome di Von Recklinghausen”, osserva lo specialista.

Come si diagnostica

Ecografia e TAC sono gli accertamenti normalmente utilizzati per la diagnosi di questo tipo di tumore

La TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), in particolare, oltre a contribuire alla definizione della natura benigna o maligna della massa, fornisce informazioni sullestensione locale del tumore e sulla presenza e sede di eventuali metastasi che si originano principalmente nel polmone, nel fegato, nelle ossa, più raramente nel surrene, nellaltro rene, nel cervello, nella milza, nellintestino e sulla cute

La Risonanza Magnetica, invece, riveste in questo campo un ruolo molto limitato, e si rivela utile nei pazienti allergici al mezzo di contrasto e per definire particolari aspetti diagnostici in casi selezionati”, spiega il dottor Piccinelli.
 

Dalla chirurgia tradizionale a quella laparoscopica  

La terapia del tumore del rene è rappresentata esclusivamente dalla chirurgia che riveste un ruolo fondamentale, sia nelle forme tumorali localizzate, sia in quelle localmente avanzate e metastatiche. “In questultimo caso, successivamente allasportazione del rene, il paziente viene sottoposto a terapie farmacologiche oggi molto efficaci, alcune delle quali mirano ad attivare il sistema immunitario del paziente contro il cancro”, sottolinea il dottor Piccinelli

Generalmente lintervento chirurgico prevede lasportazione completa del rene malato, la cosiddetta nefrectomia radicale. In alcuni casi, però, quando il tumore è periferico e di diametro non superiore a cm 4, è possibile eliminare solamente la parte malata dellorgano, in questo caso si parla di nefrectomia parziale

In entrambi i casi, lintervento chirurgico tradizionale, detto acielo aperto’, prevede incisioni cutanee ampie, che comportano dolore post-operatorio, degenza prolungata e una lenta e graduale ripresa della vita sociale e lavorativa

Oggi, però, la nefrectomia può essere eseguita per via laparoscopica, cioè con tecnica mini-invasiva, accedendo alla cavità addominale mediante 3 piccoli fori attraverso i quali, con strumenti particolari tra cui una telecamera miniaturizzata detta laparoscopio, si esegue lintervento chirurgico”. 

I vantaggi della chirurgia laparoscopica

Questa tecnica garantisce gli stessi risultati in termini di efficacia oncologica, come documentato ormai da numerose pubblicazioni scientifiche, e presenta indubbi vantaggi per il paziente

Per queste ragioni la chirurgia laparoscopica del tumore renale rappresenta la prima scelta terapeutica per la cura di questa neoplasia come indicato anche dalle linee guida della società scientifica europea di urologia, lEuropean association of Urology”, continua il dottor Piccinelli.

2 nuove tecnologie per interventi ancora più mirati

La prima asportazione di rene per via laparoscopica è stata effettuata nel 1991 dal chirurgo americano Klaiman. Da allora questa tecnica chirurgica mini-invasiva si è diffusa fino a divenire routinaria presso centri urologici di riferimento ed è stata implementata grazie a nuovi strumenti che utilizzano energie ultrasoniche e radiofrequenze

Recentemente sono state introdotte 2 nuove tecnologie:

Queste 2 tecnologie permettono, utilizzate insieme, di ottenere una precisa topografia della vascolarizzazione renale e dei margini del tumore consentendo al chirurgo di essere più preciso, radicale e con minor numero di complicanze.

Grazie a queste innovazioni tecnologiche oggi è possibile affrontare con tecniche videolaparoscopiche anche tumori renali per i quali in passato era preferibile luso del robot chirurgico”, conclude il dottor Piccinelli.

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