Unghia incarnita: i rimedi del podologo
Istituto di Cura Città di Pavia
2 Novembre 2022
L’unghia incarnita è una condizione assai dolorosa che può coinvolgere donne e uomini indistintamente e di qualsiasi età.
Si tratta di un processo infiammatorio che coinvolge in genere l’alluce del piede, ma anche altre dita.
Le cause
“La problematica è causata dalla rottura dell’unghia e dalla penetrazione della stessa nella zona periungueale”, spiega il medico.
Tra le altre cause che sottendono questa patologia, oltre alla predisposizione anatomica (tipica dei bambini o delle persone anziane:
I sintomi
Sollecitare per più e più volte quest’area del piede, con continue pressioni dovute alla deambulazione, può aggravare la condizione e da lieve fastidio, nell’arco di pochi giorni, si accuserà un dolore lancinante, dovuto all’aggravamento dell’infiammazione.
A volte invece il processo è più lento e meno doloroso, fino a quando l’unghia dopo settimane dalla rottura, crescerà fuori sede, modificando la sua naturale posizione e comportando un arrossamento importante dell’area, con la presenza di pus e a volte, con la formazione di granuloma.
Come curare l’unghia incarnita
Mai sottovalutare i sintomi. Intervenire allo stadio iniziale del problema è un’indicazione da seguire per evitare che il quadro clinico evolva in qualcosa di più serio.
“All’esordio della sintomatologia, l’approccio dello specialista podologo è di tipo conservativo – spiega il dott. Meminaj – che dopo una pulizia accurata dell’unghia, può valutare se praticare una onicectomia parziale non invasiva, che consiste nell’asportazione di una parte dell’unghia (o specula) che si va a inserire sul bordo laterale del letto.
A seguire, verrà effettuata una medicazione a base di zaffatura (garza posizionata tra l’unghia e il bordo), disinfettanti e creme antibiotiche, da eseguire giornalmente, per più di una settimana”.
L’area coinvolta verrà poi protetta mediante un bendaggio o cerotto per evitare eventuali contaminazioni di germi e batteri.
Il tempo di recupero è di giorni, seguiti i quali sarà possibile per il paziente tornare alle normali attività quotidiane.
“Se, invece, il quadro clinico risulta invece acuto e più complesso, – dice il dottore – non rimane che intervenire chirurgicamente con un’onicectomia parziale invasiva che consiste nell’estrazione parziale della lamina ungueale, in modo da correggere la crescita dell’unghia.”
L’intervento
- in modo tradizionale chirurgicamente con anestesia locale: viene asportata parzialmente la radice dell’unghia interessata dall’incarnimento (21/25 giorni di recupero e possibile perdita dell’unghia);
- tramite laser o fenolizzazione (tramite l’uso di una sostanza acida, il fenolo): consiste nel necrotizzare parzialmente la radice dell’unghia (7/8 giorni di recupero). Questo metodo ha il vantaggio di essere meno invasivo rispetto a quello chirurgico classico e permette di ridurre l’incidenza di possibili recidive, così come i tempi di guarigione, grazie all’assenza di punti di sutura.
Dopo essersi sottoposti a questi tipi di interventi, vi sono semplici ma importanti accortezze da seguire:
Rimedi a casa
Se soffri di unghie incarnite, in attesa di rivolgerti allo specialista, puoi seguire alcune indicazioni per tamponare momentaneamente il problema ed evitare di aggravarlo:
- esegui pediluvi in acqua fredda con euclorina e asciuga accuratamente l’area tra le dita dei piedi per evitare il ristagno di liquidi e la formazione di cariche batteriche;
- applica lozioni disinfettanti;
- tieni la parte pulita e coperta;
- evita di indossare scarpe poco comode e strette.