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IRCCS Ospedale san Raffaele-Turro (MI)

2 Novembre 2022

La nascita di un bambino è un evento tipicamente associato ad un ideale di felicità, soddisfazione e gioia per i genitori, tanto da sembrare a molti impossibile che una neomamma non possa sentirsi pienamente felice.

In realtà, appena dopo la nascita, la donna si trova ad affrontare un cambiamento radicale della propria vita, accompagnato da un forte stress fisico e psicologico che può determinare instabilità, tristezza e senso di inadeguatezza che possono impedirle di avere immediatamente una connessione emotiva con il proprio bambino

Come fare però a riconoscere la fisiologicamalinconiapost parto, il cosiddettobaby blues’, da una forma depressiva vera e propria, la depressione post partum?

Baby blues: di cosa si tratta?

Il baby blues o maternity blues (dovebluessta per malinconia) è una condizione para fisiologica transitoria e reversibile cui la donna va incontro nella settimana successiva al parto in circa il 70/80% dei casi, determinata principalmente dai cambiamenti ormonali tipici del post-partum.

I sintomi del baby blues

Tra i sintomi del baby blues rientrano reazioni emotive molto vistose da parte della mamma, quali:

Quanto durano

È importante sottolineare che questi disturbi hanno 2 caratteristiche ben preciseinsorgono appena dopo levento del parto (tendenzialmente nei 3/4 giorni successivi) e sono transitori, cioè durano da pochi giorni fino ad un massimo di 1 o 2 settimane

Il baby blues infatti è assolutamente reversibile, scomparendo una volta che lequilibrio ormonale della donna si è riassestato.

Niente paura, se ne va! Come?

I sintomi dellababy blues’, in genere, hanno unevoluzione naturale positivamigliorando gradualmente fino a scomparire

Non essendo una malattia non è necessario ricorrere a terapie specifiche, ma può essere daiuto farsicoccolareda chi è vicino, in modo da sentirsi sostenute in questo momento delicato. Il partner e gli affetti della neomamma possono in questo senso darle una mano, fornendole rassicurazione, ascolto e supporto e perché no, aiuto nella gestione quotidiana del piccolo e della casa.

Anche se il piccolo monopolizza a tutti gli effetti lattenzione, prendersi cura di sé ritagliandosi momenti di tranquillità e riposo può contribuire ad alleviare la malinconia e alleggerire la pesantezza delle difficoltà iniziali.

Baby blues e depressione post partum: differenze e quando chiedere aiuto

Non sempre la neomamma in difficoltà chiede aiuto: a volte, infatti, può essere imbarazzata a parlare del proprio stato danimo, sentendosiin difettorispetto alla sua condizione.

Per questo, è fondamentale prestare attenzione a tutti i segnali di disagio che si percepiscono nella donna, in modo da distinguere il fisiologico baby blues dalla depressione post partum.

Contattare il medico o cercare aiuto quando il malessere:

La depressione post-partum, infatti, è una vera e propria forma di depressione, da sottoporre tempestivamente allattenzione dello specialista. Se individuata, può essere curata e guarita, ma se viene trascurata può portare a pensieri o comportamenti pericolosi per la vita.

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