Lun. Ott 2nd, 2023

Intervento di Protesi danca bilaterale: è possibile!

Istituto Clinico Beato Matteo, Vigevano (PV)

15 Ottobre 2022

All’Istituto Clinico Beato Matteo si svolge l’intervento di protesi d’anca bilaterale simultanea. Approfondiamo con l’esperto

Tecniche innovative mininvasive e specifici protocolli anestesiologici consentono di operare in un unico intervento entrambe le anche nei pazienti affetti da coxartrosi

Il dottFabio Bertaiola, ortopedico dellIstituto Clinico Beato Matteo di Vigevano, ci spiega meglio cos’è e come si svolge lintervento di protesi danca bilaterale simultanea.  

Cos’è l’artrosi dell’anca 

Lartrosi dellanca è una patologia che, a causa della progressiva usura cartilaginea, determina un contatto diretto tra la testa del femore e lacetabolo (lincavo dellosso che ospita la testa del femore), provocando linsorgenza di dolore e quindi la successiva limitazione funzionale

È una condizione assai diffusa tra gli anziani, che colpisce anche soggetti di mezza età e sportivi

Da qui la ricerca in campo medico di tecniche chirurgiche sempre più avanzatemininvasive, volte a preservare il più possibile la componente ossea, muscolare e tendinea, al fine di rendere possibile un rapido recupero del paziente e una ospedalizzazione ridotta

L’intervento di protesi d’anca bilaterale simultanea: quando si fa

Lintervento di protesi danca bilaterale è una procedura chirurgica, coadiuvata da un protocollo riabilitativo personalizzato, che consente di far camminare i pazienti con stampelle in pochi giorni, ma non può essere sempre applicata

“È bene chiarirespiega il medicoche è possibile eseguire una PTA (protesi totale danca) bilaterale in simultanea, solo sedopo attenta valutazione clinica, il paziente risulta idoneo.” 

Vanno valutate con cura

Non meno importante è laspetto legato alle motivazioni e aspettative del paziente

“È prassicontinua il dott. Bertaiolaspiegare al candidato delloperazione quali sono gli step principali che dovrà affrontare, dal pre al post-operatorio”.   

Chirurgia a risparmio tissutale

Per mininvasivo non si intende un intervento in cui viene semplicemente effettuata una piccola incisione chirurgica. In questo tipo di tecnica, lattenzione viene rivolta al preservare nel miglior modo possibile i tessuti ossei e tendinei, cercando al contempo di non danneggiare altresì i muscoli coinvolti:“Si parla infatti di chirurgia a risparmio tissutale”, precisa il dott. Bertaiola

Le protesi hanno design sempre più performanti e gli steli sono sempre più piccoli, ideali per interventi mininvasivi. Inoltre, i materiali di produzione sono osteointegrabili e meno soggetti quindi a complicanze

Come avviene l’intervento  

In un colloquio pre-operatorio, il paziente viene informato che lintervento verrà eseguito inizialmente dal lato più doloroso e che si procederà alla protesizzazione della seconda anca se le condizioni cliniche intraoperatorie lo permettono.

Molto importante in questa proceduraspiega il dottore – è lesperienza del chirurgo che deve prestare massima attenzione e contenere il tempo chirurgico totale

Solitamente è preferibile ricorrere allanestesia generale in quanto permette di controllare al meglio la pressione sanguigna, così da ridurre le perdite ematiche (per questi aspetti lanestesista è una figura chiave). Solitamente si fa ricorso alluso di acido tranexamico, in grado di ridurre il sanguinamento intraoperatorio e la necessità di eventuali trasfusioni post-operatorie”.

I vantaggi per il paziente

Lintervento di protesi bilaterale simultanea dellanca ha, tra i vantaggi, quello di rendere necessaria una sola anestesia, un solo periodo riabilitativo e 1 solo stacco dallattività lavorativa.

La riabilitazione è simile a quella eseguita tradizionalmente, anche se le 2 stampelle vengono lasciate prudenzialmente per qualche giorno in più rispetto al protocollo standard.

L’operazione in 3 punti chiave

  1. Lintervento di protesizzazione bilaterale simultanea dellanca è una possibilità: può essere proposto in caso di bilateralità di patologia, in quei pazienti sani e motivati dopo una corretta informazione.
  2. Le tecniche chirurgiche miniinvasive, mirano al rispetto dei tessuti muscolo-tendinei e permettono nella maggior parte dei casi, un periodo riabilitativo quasi sovrapponibile a quello della classica procedura monolaterale.
  3. Condizione necessaria per proporre la bilateralità, è la forte motivazione del paziente e la preparazione psicologica pre-intervento.

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