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Shock anafilattico: che cos’è e come si affronta

IRCCS Ospedale San Raffaele (MI)

27 Settembre 2022

Punture di vespe e api, farmaci, alimenti come arachidi: sono queste alcune delle cause più diffuse di shock anafilattico (o anafilassi)la più grave tra le reazioni allergiche che, se non affrontata tempestivamente, può anche essere letale.

Sebbene, per fortuna, il tasso di mortalità rimanga basso, la frequenza dei ricoveri per anafilassi, indotta in particolare da cibo e farmaci, è in aumento negli ultimi anni

Conosciamo meglio allora questo fenomeno con laiuto della dottoressa Giulia Di Colo, allergologa e immunologa presso Smart Clinic e IRCCS Ospedale San Raffaele.

Dall’allergia allo shock anafilattico

L’allergia è una condizione molto comune: si stima che il 15% della popolazione generale soffrirà di qualche tipo di reazione allergica nel corso della propria vita

Il sistema immunitario riconosce una sostanza estranea, normalmente innocua (allergene), come se fosse un agente aggressivo da cui difendersi, scatenando una violenta reazione da ipersensibilità. 

I sintomi dell’allergia

La sintomatologia allergica varia a seconda della modalità di esposizione, ma generalmente lallergia si manifesta con rinite o rinocongiuntiviteasmadermatite da contattoorticaria e/o angioedema, disturbi gastroenterici, come nausea, vomito, diarrea e malessere generale, ipotensione, perdita di coscienza e nei casi più gravishock anafilattico

Cos’è lo shock anafilattico

Lo shock anafilattico, o anafilassi, quindi è la forma più grave e pericolosa di allergia

Alla base di questa reazione, come per tutte le allergie, c’è linterazione tra IgE e allergene, ovvero una sostanza che in persone predisposte può provocare la produzione di anticorpi, detti IgE.

Questi anticorpi, dopo un primo contatto, si fissano sulla superficie di alcune cellule, i mastociti e i basofili, che contengono grandi quantità di istamina e di altre sostanze che possono provocare infiammazione

Quando lallergene entra per la seconda volta in contatto con lorganismo della persona predisposta, incontrerà le IgE fissate sulla superficie dei basofili e dei mastociti, causando il rilascio di grandi quantità di istamina e mediatori dellinfiammazione, responsabili dello shock anafilattico”.

Come si manifesta

Le caratteristiche dello shock anafilattico, rispetto allanormaleallergia, sono:

I sintomi dello shock anafilattico

I sintomi più frequenti, presenti in più del 90% dei casi, sono sintomi cutanei e delle mucose, seguiti da sintomi che coinvolgono il sistema respiratorio e cardiovascolare (in più del 50% dei casi). Meno comunemente possono comparire sintomi gastroenterici, come nausea, vomito, diarrea, crampi addominali

In genere, questi sintomi sono anticipati da formicolio e senso di calore alla testa, a mani e piedi.


Le cause

Tra le sostanze  che più comunemente possono causare uno shock anafilattico ci sono:

In qualche caso, lo scatenamento della reazione si innesca con la presenza di un cofattore, come esercizio fisico, stress, infezioni, farmaci antinfiammatori non steroidei e alcol.

Cosa fare in caso di shock anafilattico

In caso di segni di shock anafilattico, la prima cosa da fare è chiedere, immediatamente e senza perdere tempo, un intervento medicochiamando il 112 o recandosi in Pronto Soccorso

Se questo non è possibile o in attesa dei soccorsi, è consigliabile:

Altri farmaci utilizzati, sempre su prescrizione medica, per contrastare lo shock anafilattico sono:

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