Ven. Mar 31st, 2023

IRCCS Humanitas di Rozzano (MI)

20 Settembre 2022

Le sale operatorie sono sempre più dotate di robot di ultima generazione: sistemi intelligenti che affiancano i chirurghi per potenziarne al massimo le capacità, con significativi vantaggi per il paziente in termini di sicurezza ed efficacia dellintervento.

È in questottica che Humanitas ha avviato un programma clinico e di ricerca innovativo in collaborazione con il Politecnico di Milano: “Lapplicazione della robotica in Neurochirurgia spinale e cerebrale, la sfida più attuale di questa disciplina, in un Centro ad alta specializzazione che si avvale anche della simulazione in Laboratorio.

Unesperienza significativa nel panorama italiano e lombardo per la sua dimensione e per le sue future possibilità di sviluppo che vogliamo condividere anche con altri centri di neurochirurgia”, spiega il profMaurizio Fornari, responsabile dellUnità Operativa di Neurochirurgia Cranica e Spinale di Humanitas.

Nella chirurgia spinale, lapproccio con robot, che si sta sempre più consolidando, consente di raggiungere un livello di precisione e accuratezza superiore a quello già molto elevato della chirurgia computer e Tac assistita.

I sistemi di pianificazione e posizionamento degli impianti vertebraliconferma il dottAlessandro Ortolina, neurochirurgo di Humanitas – favoriscono mininvasività, unalta precisione dellesito chirurgico e una maggiore personalizzazione degli impianti che vengono adattati alla fisionomia della singola vertebra di ogni paziente. Il tutto si traduce in un decorso operatorio più rapido”.

Lavanguardia nel settore è lapplicazione della robotica anche alla chirurgia cranica.
Il Centro di Neurochirurgia robotica di Humanitas è in prima linea per fare ricerca e innovazione.

Nel futuro della chirurgia cerebraleconclude il profFederico Pessina, responsabile dellUnità Operativa di Neurochirurgia Cranica di Humanitas e docente di Humanitas University -, ci saranno robot in grado di trasmettere il movimento della mano a microstrumenti capaci di manovre ultra-precise e raffinate, con un livello di accuratezza simile a quello dei robot già utilizzati per chirurgia generale, toracica, urologica e cardiaca”.

Il prof. Federico Pessina è capofila di ricerche che coinvolgono anche il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano per la robotizzazione degli strumenti utilizzati nella routine di sala operatoria, come microscopi ed esoscopi.

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