Ven. Mar 31st, 2023

Istituto Clinico SantAnna (BS)

6 Settembre 2022

Con lespressione ptosi palpebrale si indica una situazione caratterizzata da un abbassamento della palpebra superiore che, in condizioni normali, lambisce il bordo superiore della cornea

Come spiega il DottGianpaolo Gatta, Responsabile dellU.O. di Oculistica dellIstituto Clinico S. Anna, infatti, “in anatomia, con il termine ptosi si indica un abbassamento di un organo dalla sua normale posizione”.  

Insieme allesperto approfondiamo quali sono le cause e le cure più adatte per la ptosi palpebrale.

Le tipologie di ptosi palpebrale 

Da un punto di vista normo-funzionale esistono 3 forme di abbassamento palpebrale:

Le forme lievi e medie sono un problema prevalentemente estetico, mentre quelle severe impediscono alla luce di penetrare dentro locchio e questo provoca nel bambino lambliopia e nelladulto la non visione.

Le cause delle ptosi palpebrali 

Le cause delle ptosi palpebrali variano a seconda del tipo, se congenite o acquisite

Le ptosi palpebrali congenite sono quasi sempre bilaterali e si originano sulla base di una malformazione che interessa lapparato di sospensione della palpebra o la componente neurologica, determinando alterazioni congenite dellinnervazione delle strutture muscolari. Il problema della ptosi congenita è che, se è severa, provoca unambliopia nei più piccoli, impedendo loro di sviluppare una corretta funzione visiva

Le forme di ptosi palpebrali acquisite, invece, sono spesso monolaterali e possono essere determinate da una causa

Esiste, infine, una ptosi senile favorita dalla fisiologica involuzione del tendine del muscolo elevatore della palpebra e dovuta allenoftalmo, lanomalo infossamento del bulbo oculare nellorbita, tipico della terza età, che produce un arretramento del bulbo oculare e, contestualmente, un conseguente abbassamento della palpebra superiore

Come si cura 

Nelle forme severe di ptosi bisogna intervenire il prima possibile con un intervento chirurgico: nei bambini, però, è importante attendere il completo sviluppo corporeo prima di procedere.

Si tratta in ogni caso di unoperazione complessa durante la quale stabilire con estrema precisione la quantità di rinforzo del muscolo da inserire per ripristinare una corretta regolazione

Se, infatti, non si rafforzano bene i muscoli il rischio è unelevazione insufficiente della palpebra, che di fatto non risolve il problema, ma se si rafforzano troppo si va incontro ad unelevazione eccessiva per cui poi locchio non si chiude più esponendo il paziente al rischio di ricorrenti ulcere e perforazioni corneali

Le forme di ptosi medie o lievi, proprio per la complessità dellintervento chirurgiconon vengono trattate anche se rappresentano un disagio estetico molto rilevante, oltre a determinare una scorretta posizione del capo dovuta al desiderio di sopperire a questo abbassamento palpebrale che origina un inevitabile disturbo visivo

Esercizi per la ptosi palpebrale: sono efficaci?  

In linea di massima esercizi e ginnastica palpebrale servono a poco: in presenza di ptosi, infatti, o non si fa niente o si interviene chirurgicamente allo scopo di ripristinare il corretto equilibrio muscolare palpebrale

Nei pazienti colpiti da paralisi e successiva ptosi palpebrale si può ricorrere ai cosiddetti interventi di sospensioni, grazie ai quali agganciare la palpebra al muscolo frontale.

Ptosi palpebrale e blefarocalasi: qual è la differenza 

Molte persone confondono la ptosi palpebrale con la blefarocalasi, ovvero il fisiologico rilassamento del tessuto palpebrale, ma sono 2 condizioni cliniche differenti

Con il progredire delletà, tanti pazienti presentano una sovrabbondanza di cute a livello palpebrale: questa cute forma una plica, una piega, che sopravanza il bordo palpebrale simulando una ptosi

La differenza, però, è che in questi casi non è il bordo palpebrale abbassato, ma in realtà questa cute in eccesso che scende oltre al bordo e che può essere efficacemente eliminata con una blefaroplastica.

Questo genere di intervento non è sempre e solo di natura estetica: nei casi in cui leccesso di cute palpebrale limita il campo visivo, causando quindi un danno funzionale, infatti, si considera un intervento erogabile tramite il servizio sanitario nazionale

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