Lun. Ott 2nd, 2023

Polmonite

La polmonite è una forma di infezione respiratoria acuta che colpisce i polmoni. I polmoni sono costituiti da piccole sacche chiamate alveoli, che si riempiono daria quando una persona sana respira.

Quando un individuo ha la polmonite, gli alveoli si riempiono di pus e liquido, il che rende la respirazione dolorosa e limita lassunzione di ossigeno.

La polmonite è la più grande causa infettiva di morte nei bambini in tutto il mondo

LOrganizzazione mondiale della sanità stima che nel 2017 la polmonite abbia ucciso 808.694 bambini di età inferiore ai 5 anni, pari al 15% di tutti i decessi di bambini di età inferiore ai cinque anniLa polmonite colpisce i bambini e le famiglie in ogni area geografica, ma è più diffusa in Asia meridionale e in Africa sub-sahariana.

I bambini possono essere protetti dalla polmonite, con semplici interventi e trattati con farmaci e cure a basso costo e a bassa tecnologia.

Cause

La polmonite è causata da una serie di agenti infettivi, come virus, batteri e funghi.

La causa più comune di polmonite batterica nei bambini è rappresentata dallo Streptococcus pneumoniae.

Questa forma di polmonite è spesso definita pneumococcica

La seconda causa più comune di polmonite batterica è quella da Haemophilus influenzae tipo b (Hib).

Altri batteri potenzialmente responsabili della polmonite sono lo Staphylococcus aureus, il Mycoplasma pneumoniae e altri.

Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è la causa virale più comune di polmonite.

Nei neonati con infezione da HIVPneumocystis jiroveci è una delle cause più comuni di polmonite, responsabile di almeno un quarto di tutti i decessi per polmonite nei neonati con infezione da HIV.

Anche i virus influenzali di tipo A e B, a volte, possono causare polmoniti, così come il nuovo coronavirus SARS-CoV-2.

Le polmoniti causate da infezioni fungine sono particolarmente rare e colpiscono quasi esclusivamente le persone con un sistema immunitario compromesso.

Gli agenti patogeni più comuni sono lHistoplasma capsulatum, il Coccidioides immitis e la Blastomyces dermatitidis.

Da questi agenti prendono il nome le infezioni: rispettivamente istoplasmosi, coccidiomicosi, blastomicosi.

In casi molto rari a causare la polmonite non è uninfezione, ma laspirazione nelle prime vie respiratorie e poi nei polmoni di sostanze estranee che possono essere solide, liquide o gassose. Il più delle volte si tratta di cibo o succhi gastrici.

Laspirazione di sostanze estranee può causare sia una forma di polmonite chimica, causata dallacidità dei succhi gastrici, sia una polmonite infettiva causata dai batteri presenti negli aspirati gastrici.

La polmonite ab ingestis è più frequente nelle persone con difficoltà di deglutizione, come i soggetti affetti da alcune malattie neurologiche come sclerosi multipla o quelli che hanno subito un ictus cerebrale.

goccioline di saliva (per esempio con un colpo di tosse o degli starnuti).

Anche chi non manifesta i sintomi della poliomielite può trasmettere il virus.

Sintomi e segni

La polmonite grave può insorgere velocemente, con sintomi che compaiono nellarco di 24-48 ore o manifestarsi più lentamente  anche in diversi giorni.

È caratterizzata da sintomi spesso comuni  ad altre infezioni toraciche, come  la bronchite: il più tipico è la tosse, accompagnata o meno da emissione di catarro, anche a seconda della causa della polmonite.

Nelle forme gravi o nei soggetti affetti da altre patologie è sintomo comune anche la difficoltà a respirare o dispnea, caratterizzata da un aumento della frequenza del respiro, a volte anche a riposo.

La polmonite è quasi sempre accompagnata da febbre, con brividi e sudorazione e accelerazione del battito cardiaco; il soggetto ha malessere generalizzato, perdita di appetito, a volte dolori toracici.

Le caratteristiche di presentazione della polmonite virale e batterica sono simili. Tuttavia, i sintomi della polmonite virale possono essere più numerosi dei sintomi della polmonite batterica.

Nei bambini di età inferiore ai 5 anni, che presentano tosse e/o difficoltà respiratorie, con o senza febbre, la polmonite viene diagnosticata dalla presenza di respiro affannoso o di ritrazione della parete toracica inferiore, il torace si muove o si contrae durante lispirazione (in una persona sana il torace si espande durante lispirazione).

Il respiro sibilante è più comune nelle infezioni virali.

I bambini gravemente malati possono non essere in grado di nutrirsi o bere e possono anche sperimentare perdita di coscienza, ipotermia e convulsioni.

Sintomi meno comuni sono lemissione di sangue dalle vie respiratorie (emottisi), mal di testa, spossatezza, nausea e vomito, dolore alle articolazioni e ai muscoli, confusione, specie negli anziani.

In presenza di questa sintomatologia è opportuno rivolgersi al medico: lautomedicazione può infatti ritardare linizio della terapia corretta e rendere più difficile la guarigione.

Complicanze

Le complicanze della polmonite possono essere molto serie e mettere a rischio la vita del malato. Sono più comuni nelle persone più fragili: gli anziani, i bambini e le persone con altre patologie, come il diabete.

La più comune è la pleurite, uninfiammazione della pleura, la membrana che separa i polmoni dal torace, spesso accompagnata anche dallaumento (versamento pleurico) del liquido contenuto nello spazio tra polmoni e torace che può comprimere il polmone difficile la respirazione.

Una temibile ulteriore complicazione è la diffusione dellinfezione al liquido ed al cavo pleurico (empiema) rendendo necessaria la sua eliminazione chirurgica mediante un drenaggio o interventi maggiormente invasivi.

Una complicanza più rara della polmonite è lascesso polmonare, unasaccadi pus che si forma nei polmoni. Può essere trattato con gli antibiotici, ma in circa un caso su dieci è necessaria la chirurgia per drenare lascesso e rimuovere la parte di polmoni coinvolta.

Tutte queste complicanze sono causa di un ulteriore peggioramento della funzione respiratoria, già indebolita dalla polmonite.

In rari casi linfezione polmonare può diffondersi attraverso il sangue causando la setticemia, uninfezione sistemica, che si diffonde ad altri organi e ha conseguenze potenzialmente letali.

Diagnosi

La diagnosi di polmonite il più delle volte può essere eseguita dal medico di medicina generale/pediatra di libera scelta, sulla base dei segni clinici ricavati dallanamnesi e dalla visita  del paziente.

Il ricorso a indagini strumentali o di laboratorio è consigliato soltanto nei casi dubbi, per malattie con segni e sintomi comuni come il raffreddore, la bronchite, lasma e nelle forme con compromissione dello stato generale.

Tra gli esami utili in caso di polmonite c’è la radiografia del torace, che permette di valutare lestensione dellinfezione e distinguere la polmonite da una bronchite.

Lemocoltura (prelievo del sangue per verificare la presenza di agenti patogeni) e lanalisi dellespettorato possono essere utili per conoscere lesatto agente patogeno dellinfezione e per scegliere la terapia più appropriata che va comunque iniziata in base ai sintomi, senza attendere lesito degli esami batteriologici che serviranno poi a confermarla o a modificarla.

Nelle  forme più gravi di polmonite la gamma di esami diagnostici utilizzati è più ampia  e comprende lemogasanalisi per valutare la quota di ossigeno presente nel sangue ed esami specifici delle urine, del sangue o di altri materiali biologici, per individuare lagente infettivo ed esami relativi alle altre importanti funzioni organiche (fegato, reni e cuore).

Terapia

Nella maggior parte dei casi la polmonite può essere curata a casa con una terapia antibiotica prescritta dal proprio medico, accompagnata dal riposo e dallassunzione di liquidi.

Nel caso di forme più severe o per pazienti particolarmente fragili (per esempio gli anziani o le persone affette da altre patologie) può essere necessario ricorrere al ricovero in ospedale, dove è possibile effettuare trattamenti mirati e monitorare costantemente il paziente.

Il trattamento ospedaliero, esattamente come quello domiciliare, mira soprattutto a contrastare linfezione attraverso luso di antibiotici. Inoltre, essendo più serie le condizioni del paziente, si avvale anche dellossigenoterapia per favorire la respirazione e se necessario dellidratazione endovena.

Prevenzione

Azzerare il rischio di contrarre la polmonite è impossibile. Le cause che possono provocarla sono infatti troppo numerose. È necessario ricordare, tuttavia, che la presenza degli agenti infettanti batterici o virali è frequente negli ambienti normali di vita e che lorganismo non si ammala solo perché è naturalmente protetto dalle sue personali difese immunitarie. La prevenzione deve pertanto mirare a mantenerle integre ed a ridurre le possibilità di contagio tra le persone ammalate e quelle sane mediante semplici misure di igiene come:

La prevenzione della polmonite nei bambini è una componente essenziale di una strategia per ridurre la mortalità infantile.

Limmunizzazione contro Hib, pneumococco (in Italia è raccomandata a tutti i bambini e offerta gratuitamente alle persone ultra 65enni), morbillo e pertosse è il modo più efficace per prevenire la polmonite.

È possibile prevenire la complicanza polmonitica dellinfluenza mediante la vaccinaz