Gio. Set 28th, 2023

Papillomavirus umano

Linfezione da papillomavirus (HPV – Human Papilloma Virus) è in assoluto la più frequente infezione sessualmente trasmessa; lassenza di sintomi ne favorisce la diffusione poiché la maggior parte degli individui affetti non è a conoscenza del processo infettivo in corso.

Linfezione da HPV è più frequente nella popolazione femminile.

Esistono oltre 100 tipi di papillomavirus, differenziati in base al genoma.

Alcuni sono responsabili di lesioni benigne come i condilomi (specie i tipi 6 e 11), altri sono in grado di produrre lesioni pre-invasive (displasie) ed invasive.

Tra queste, la principale in termini di frequenza e impatto sanitario è il tumore della cervice uterina, che è causato nella quasi totalità dei casi dallinfezione da HPV (specie i tipi 16 e 18), ma vi sono anche alcuni tumori in altre sedi, come vulva, vagina, pene, ano e oro-faringe.

Generalmente, il tempo che intercorre tra linfezione e linsorgenza delle lesioni precancerose è di circa 5 anni, mentre la latenza per linsorgenza del carcinoma cervicale può essere di decenni.

Il tumore della cervice uterina (collo dellutero) è la prima neoplasia ad essere riconosciuta dallOrganizzazione mondiale della sanità come totalmente riconducibile ad una infezione e, quindi, eliminabile attraverso una efficace strategia basata sulle vaccinazioni e sulla diagnosi precoce.

La strategia globale per accelerare leliminazione del carcinoma cervicale come problema di sanità pubblica, è stata infatti lanciata dallOMS nel 2020, con lobiettivo di raggiungere unincidenza del tumore inferiore a 4 casi su 100.000 donne in tutti i Paesi del mondo.

In Italia, nel 2020, sono stati stimati circa 2.400 nuovi casi di carcinoma della cervice uterina (pari all’1,3% di tutti i tumori nelle donne), che si posiziona al quinto posto fra i tumori più frequenti nelle donne di età compresa fra 0 e 49 anni (I numeri del cancro in Italia 2020).

A questo carico di malattia, già considerevole, va aggiunto quello delle altre patologie HPV-correlate, nonché i costi economici diretti e indiretti legati alla diagnosi, al trattamento e allimpatto sui pazienti e sulle loro famiglie.

Sintomi e segni

Nella maggior parte dei casi, linfezione da HPV decorre in maniera del tutto asintomatica. Lorganismo, il più delle volte, ha la capacità di debellare il virus prima che possa provocare danni importanti.

In altri casi, però, il sistema immunitario non riesce a sconfiggere il virus, che provoca, così, sintomi e disturbi anche piuttosto gravi, come il tumore della cervice uterina (collo dellutero).

Nel 10% circa delle donne contagiate dal virus, infatti, linfezione può diventare cronica: se il virus responsabile appartiene alla categoria dei virusad alto rischio”, le lesioni a livello dellapparato genitalee in particolare a livello del collo delluteropossono trasformarsi nel giro di qualche anno (in media, dai 7 ai 15 anni) in una lesione tumorale.

Il tumore della cervice uterina è stata la prima neoplasia ad essere riconosciuta dallOrganizzazione Mondiale della Sanità come totalmente riconducibile ad una infezione: essa è infatti causata nella quasi totalità dei casi da uninfezione genitale da HPV.

Ci sono alcuni sintomi e segni che ci possono far pensare ad uninfezione uterina; tra i più comuni ricordiamo:

Questi sintomi non indicano necessariamente la presenza di un tumore, ma possono metterci in allerta.

In loro presenza è consigliabile consultare il proprio medico o il ginecologo.

LHPV può dar luogo ad altre manifestazioni cliniche, come le verruche, che oltre a livello della cervice uterina, della vagina, della vulva, delluretra, del perineo e dellano, possono localizzarsi anche in sedi extragenitali, come a livello della congiuntiva, del naso, della bocca, della laringe.

Spesso presentano dimensioni così piccole da renderne difficile lidentificazione ad occhio nudo.

Si deve però precisare che i ceppi responsabili delle verruche genitali non sono gli stessi implicati nellinsorgenza del tumore della cervice uterina; di conseguenza una persona colpita da condilomi acuminati, non presenta necessariamente un rischio aumentato di neoplasie ano-genitali.

Complicanze

La maggior parte (80-90%) delle infezioni da HPV è transitoria e guarisce spontaneamente senza lasciare esiti.

La complicanza più grave dellinfezione da HPV è rappresentata dal carcinoma della cervice uterina.

Il passaggio dallinfezione allinsorgenza delle lesioni precancerose avviene circa in 5 anni. Solo le infezioni che diventano croniche possono trasformarsi nellarco di 7-15 anni in una lesione tumorale.

La sintomatologia si manifesta, purtroppo, quando il carcinoma è già è in fase avanzata.

Altre complicanze dellinfezione da HPV sono:

Diagnosi

Lapproccio diagnostico per il monitoraggio dellinfezione da papillomavirus e delle eventuali lesioni è costituito dai seguenti passaggi:

La diagnosi clinica si basa sullosservazione delle lesioni, riconoscibili ad occhio nudo, in occasione della visita ginecologica, e confermabili, eventualmente, con la colposcopia.

La colposcopia è un esame ambulatoriale che serve a controllare la cervice uterina e che comporta al massimo un leggero fastidio.

Si esegue con il colposcopio, uno strumento munito di una sorgente luminosa e di un sistema di ingrandimento che permette di vedere eventuali alterazioni.

A volte lesame è accompagnato da una biopsia, un prelievo di una piccola quantità di tessuto dal collo dellutero.

Il Pap-test completa le informazioni ottenute con la normale diagnosi clinica e/o colposcopica.

Viene in genere eseguito contestualmente a visita ginecologica e consiste nel prelievo di cellule dalla superficie del collo e dal canale cervicale dellutero, anche in assenza di lesioni macroscopiche; può essere tuttavia eseguito successivamente allesame colposcopico, per approfondire lanalisi su lesioni già osservabili ad occhio nudoIl Pap test viene eseguito ogni 3 anni.

Il Pap-test ha permesso, dalla sua introduzione, di ridurre drasticamente lincidenza e la mortalità per carcinoma della cervice uterina.

Per quanto riguarda il test per il Papilloma virus (HPV-DNA test), recenti evidenze scientifiche hanno dimostrato che è più costo-efficace effettuato ogni 5 anni sopra i 30 anni di età,. Il test si basa sulla ricerca dellinfezione dellHPV ad alto rischio. Il prelievo è simile a quello del Pap-test.

Se il test HPV risulta positivo la donna dovrà sottoporsi a un Pap-test che quindi diventa un esame di completamento, (chiamato anche test di triage).

Terapia

Non esistono attualmente farmaci per curare linfezione da HPV. Per fortuna, nella maggior parte dei casi, linfezione si risolve spontaneamente o è eliminata dallorganismo prima che causi problemi.

Tuttavia se linfezione persiste, il trattamento disponibile riguarda solo le cellule anomale che si formano in conseguenza di essa.

Per il trattamento dei condilomi e delle verruche genitali, si effettua, in genere, unapplicazione di soluzioni chimiche, stimolanti le difese dellorganismo, che tendono a distruggere le lesioni. Usato anche il trattamento laser.

Le cellule precancerose della cervice possono essere rimosse mediante procedure chirurgiche o laserterapia, a seconda dellestensione della lesione.

Quando il tumore si è già sviluppato, la terapia varia a seconda dello stadio e consiste in:

Prevenzione

La carta vincente per la battaglia contro linfezione da papillomavirus e le malattie ad essa associate, in primis il cancro della cervice uterina, è la prevenzione.

Oggi abbiamo a disposizione dei vaccini sicuri, ben tollerati ed efficaci nel prevenire linsorgenza di uninfezione persistente da parte dei ceppi di virus HPV responsabili della gran parte dei casi dei casi di tumore della cervice uterina.

Inoltre, è possibile identificare precocemente una lesione genitalepericolosasottoponendosi regolarmente ad un Pap-test o esame citologico cervico-vaginale, un prelievo di cellule dalla superficie del collo e dal canale cervicale dellutero, o allHPV-test, che prevede un prelievo simile a quello del Pap-test.

Il Pap-test e lHPV-test sono esami semplici, rapidi e indolori.

Eseguiti con regolarità, secondo le tempistiche previste nei programmi di screening, consentono di identificare le displasie, rimuoverle e impedire lo sviluppo del tumore.

Se tutte le donne tra i 25 e i 64 anni aderissero allo screening, i casi di tumore del collo dellutero diminuirebbero drasticamente.

Contro linfezione da HPV sono stati sviluppati diversi vaccini: uno bivalente (tipi 16 e 18), uno tetravalente (tipi 6, 11, 16 e 18) e uno 9-valente (tipi 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52, e 58), che esplicano la loro azione protettiva nei confronti dei genotipi responsabili della maggior parte dei carcinomi cervicali, oltre che di alcune altre neoplasie (come