Mer. Mar 29th, 2023

Morbo di Hansen (Lebbra)

Ecausata dal Mycobacterium leprae, un microrganismo che, oltre che nelluomo, può trovarsi negli armadilli, in alcuni primati e nel suolo.

Euna malattia che può essere curata utilizzando i protocolli terapeutici definiti dallOrganizzazione Mondiale della Sanità (MDT).

Se la cura viene iniziata nelle prime fasi della malattia, si possono prevenire lesioni disabilitanti.

Le persone affette da questa malattia possono continuare a lavorare e a condurre una vita attiva durante e dopo il trattamento farmacologico.

Se non trattata, può causare danni progressivi e permanenti alla pelle, ai nervi, agli arti e agli occhi, provocando segni fisici e deformità che nei secoli sono stati associati a uno stigma negativo e hanno spesso comportato emarginazione per i malati e le loro famiglie.

La maggior parte dei casi si concentra nei Paesi tropicali e subtropicali, in particolare India, America Latina e Africa.

Linsorgenza della malattia può verificarsi a qualsiasi età, più frequentemente intorno ai 20-30 anni.

Lincubazione è lunga, in media 5 anni, tuttavia in alcuni casi i sintomi possono verificarsi entro 1 anno o impiegare fino a 20 anni per manifestarsi.

Come si trasmette

Non si conosce ancora esattamente come il morbo di Hansen si diffonda fra le persone: gli scienziati attualmente ritengono che si trasmetta attraverso le goccioline emesse dal naso e dalla bocca, durante contatti stretti, frequenti e prolungati per molti mesi con casi non sottoposti a trattamento terapeutico.

Linfezione non si trasmette attraverso un contatto casuale con una persona malata di morbo di Hansen, come stringere la mano o abbracciare il malato, sedersi vicini sui mezzi pubblici, durante i pasti o in altre circostanze.

Il morbo di Hansen, inoltre, non si trasmette dalla mamma al proprio feto durante la gravidanza e nemmeno durante i rapporti sessuali.

Sintomi e segni

Si distinguono due principali tipi di lebbra più una terza forma non ben definita dal punto di vista evolutivo:

  1. Lebbra tubercoloide (LT): il paziente presenta una o più macchie più chiare della pelle circostante, a contorni ben definiti. Le aree corrispondenti alle macchie presentano una diminuita sensibilità (se ad esempio vengono toccate o pizzicate o accostate a oggetti caldi o freddi) e non danno prurito.
    I nervi periferici ispessiti o danneggiati, in genere asimmetrici e prossimi alle lesioni della pelle, sono un altro segno possibile di morbo di Hansen. Tra i più colpiti vi sono il nervo ulnare, il facciale e il tibiale.
  2. Lebbra lepromatosa (LL): il paziente presenta macule, papule, placche, lesioni cutanee nodulari, spesso agli arti e al volto, e non possiede difese immunitarie contro il Mycobacterium leprae.
    Con lavanzare della malattia, le macchie possono evolvere con  infiltrazione diffusacaratteristica lafacies leonina”, accompagnata da perdita di ciglia e sopracciglia, infossamento della piramide nasale e deformazione dei lobi auricolari).Nei soggetti con lepromatosi diffusa può insorgere il cosiddettofenomeno di Lucio”, con ulcere (specialmente agli arti inferiori) che possono comportare gravi infezioni e presenza di batteri nel sangue circolante (batteriemia).
  3. Lebbra borderline: le condizioni cliniche sono instabili e la malattia può diventare simile alla lebbra lepromatosa oppure evolvere verso la forma tubercoloide.

Se non trattato, il danno neurale può causare paralisi delle mani e dei piedi. Nei casi molto avanzati, la persona può sviluppare lesioni multiple dovute alla mancanza di sensibilità, fino alla perdita di dita. Possono inoltre verificarsi cecità e ulcere corneali, quando sono colpiti i nervi facciali. Altri segni che si possono trovare nelle forme avanzate includono la perdita delle sopracciglia e deformità del naso, queste ultime a causa dei danni al setto nasale.

Diagnosi

Si può considerare lipotesi di lebbra nella diagnosi differenziali quando:

La diagnosi deve essere confermata da esame istologico (biopsia cutanea o del nervo colpito).

Trattamento

Il protocollo terapeutico dellOrganizzazione Mondiale della Sanità prevede una combinazione di 3 antibiotici: rifampicina e dapsone per tutti i pazienti, mentre la clofazimina va aggiunta nelle forme multibacillari (lebbra lepromatosa) della malattia.

Una volta iniziato il trattamento, la persona non è più contagiosa. Tuttavia è molto importante completare lintero corso del trattamento seguendo le indicazioni mediche per guarire completamente.

Il trattamento generalmente dura 1 o 2 anni.

È importante che le persone in trattamento per morbo di Hansen:

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