Lun. Ott 2nd, 2023

Influenza aviaria

I virus dellinfluenza animale sono distinti dai virus dellinfluenza stagionale umana e non si trasmettono con facilità tra le persone.

Tuttavia, i virus dellinfluenza zoonotica (virus dellinfluenza animale, che possono occasionalmente infettare luomo attraverso il contatto diretto o indiretto) possono causare malattie nelle persone, che variano da forme lievi fino alla morte.

Gli uccelli sono gli ospiti naturali dei virus dellinfluenza aviaria.

Dopo un focolaio di virus A(H5N1) nel 1997 nel pollame nella regione ad amministrazione speciale (RAS) di Hong Kong, in Cina dal 2003, questo virus aviario e altri virus dellinfluenza si sono diffusi dallAsia allEuropa e allAfrica.

Nel 2013, in Cina sono state segnalate infezioni umane da virus dellinfluenza A(H7N9).

Da allora, il virus si è diffuso nella popolazione avicola in tutto il paese e ha provocato oltre 1500 segnalazioni di casi tra le persone compresi molti decessi.

Altri virus dellinfluenza aviaria hanno provocato infezioni umane sporadiche, inclusi i virus A(H7N7) e A(H9N2).

Esistono quattro tipi di virus influenzali: tipi A, B, C e D:

I virus influenzali A infettano luomo e diversi animali.

Lemergere di un nuovo virus influenzale A con capacità di infettare le persone e con trasmissione sostenuta da persona a persona, può causare una pandemia influenzale.

I virus influenzali B circolano tra le persone e causano epidemie stagionali. Dati recenti hanno mostrato che possono infettare anche le foche.

I virus influenzali C possono infettare sia le persone che i suini, ma le infezioni generalmente provocano forme lievi di malattia e vengono segnalate raramente.

I virus influenzali D colpiscono principalmente i bovini e non è noto che infettino o causino malattie nelle persone.

I virus influenzali di tipo A sono di grande importanza per la sanità pubblica, a causa del loro potenziale di causare una pandemia influenzale. Sono classificati in sottotipi in base alle combinazioni di diverse proteine di superficie del virus emoagglutinina (HA) e neuraminidasi (NA).

Finora ci sono 18 diversi sottotipi di emoagglutinina e 11 diversi sottotipi di neuraminidasi

A seconda dellospite di origine, i virus dellinfluenza A possono essere classificati come influenza aviaria, influenza suina o altri tipi di virus influenzali animali.

I sottotipi dei virus dellinfluenza aviaria degli uccelli sono A(H5N1) e A(H9N2) e i sottotipi dei virus dellinfluenza dei suini sono A(H1N1) e A(H3N2).

Tutti questi virus influenzali di tipo A degli animali sono distinti dai virus dellinfluenza umana e non si trasmettono facilmente tra le persone.

Come si trasmette

In termini di trasmissione, sono state segnalate sporadicamente infezioni umane con virus dellinfluenza aviaria e altri virus zoonotici, sebbene rari.

Il principale fattore di rischio per luomo è lesposizione a pollame vivo o morto infetto o ad ambienti contaminati, come i mercati di uccelli vivi.

Anche la macellazione, la spiumatura, la manipolazione delle carcasse e la preparazione del pollame per il consumo, soprattutto in ambito domestico, sono fattori di rischio.

Non ci sono prove che suggeriscano che i virus A(H5), A(H7N9) o altri virus dellinfluenza aviaria possano essere trasmessi alluomo attraverso pollame o uova adeguatamente preparati.

Alcuni casi umani di influenza A(H5N1) sono stati collegati al consumo di piatti a base di sangue di pollame crudo e contaminato.

Sebbene si ritenga che la trasmissione dellinfluenza aviaria da persona a persona si sia verificata in alcuni casi in cui cera stato un contatto stretto o prolungato con un paziente, fino ad oggi non è stata riscontata una trasmissione sostenuta da persona a persona.

Sintomi e segni

Le infezioni da influenza aviaria, suina e altre zoonosi nelluomo possono causare malattie, che vanno da una lieve infezione delle vie respiratorie superiori (febbre e tosse) a una rapida progressione, fino a polmonite grave, sindrome da distress respiratorio acutoshock e persino la morte.

Sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea sono stati riportati più frequentemente nellinfezione da A(H5N1).

La congiuntivite è stata riportata anche nellinfluenza A(H7).

Le caratteristiche della malattia come il periodo di incubazione, la gravità dei sintomi e lesito clinico variano a seconda del virus che causa linfezione, ma si manifesta principalmente con sintomi respiratori.

In molti pazienti con virus dellinfluenza aviaria A(H5) o A(H7N9), la malattia ha un decorso clinico aggressivo. I sintomi iniziali comuni sono febbre alta (maggiore o uguale a 38°C) e tosse seguiti da sintomi che coinvolgono le basse vie respiratorie, tra cui dispnea o difficoltà respiratorie.

I sintomi delle alte vie respiratorie come mal di gola o raffreddore sono meno comuni.

Nel decorso clinico di alcuni pazienti sono stati riportati anche altri sintomi come diarrea, vomito, dolore addominale, sanguinamento dal naso o dalle gengive, encefalite e dolore toracico.

Le complicanze dellinfezione comprendono polmonite grave, insufficienza respiratoria ipossiemica, disfunzione multiorgano, shock settico e infezioni batteriche e fungine secondarie.

Per le infezioni umane da virus dellinfluenza aviaria A(H7N7) e A(H9N2), la malattia è tipicamente lieve o subclinica.

Finora è stata segnalata nei Paesi Bassi solo uninfezione umana fatale da A(H7N7).

Per le infezioni umane da virus dellinfluenza suina, nella maggior parte dei casi si è presentata una forma lieve di malattia con pochi casi ospedalizzati e pochissime segnalazioni di decessi.

Per le infezioni da virus dellinfluenza aviaria A(H5N1) nelluomo, i dati attuali indicano un periodo di incubazione che va in media da 2 a 5 giorni e fino a 17 giorni. Per le infezioni umane da virus A(H7N9), il periodo di incubazione varia da 1 a 10 giorni, con una media di 5 giorni.

Per entrambi i virus, il periodo medio di incubazione è più lungo di quello dellinfluenza stagionale (2 giorni).

Prevenzione

LOMS raccomanda le seguenti misure personali di protezione (misure non farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dellinfluenza aviaria:

Gli operatori sanitari che eseguono procedure che generano aerosol dovrebbero utilizzare precauzioni per via aerea.

Durante le epidemie dovrebbero essere messi a disposizione e utilizzati precauzioni standard da contatto e da goccioline e adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI).

I viaggiatori e le persone che vivono in paesi con epidemie note di influenza aviaria dovrebbero, se possibile, evitare allevamenti di pollame, il contatto con animali nei mercati di pollame vivo, entrare in aree in cui il pollame può essere macellato e il contatto con qualsiasi superficie che potrebbe essere contaminata da feci di pollame o altri animali.

Dovrebbero essere seguite buone pratiche di sicurezza alimentare e igiene alimentare. I viaggiatori di ritorno dalle regioni colpite devono segnalare al proprio medico curante eventuali sintomi respiratori.

La profilassi con antivirali prima o dopo lesposizione è possibile, ma dipende da diversi fattori, ad esempio fattori individuali, tipo di esposizione e rischio associato allesposizione.

Regole pratiche

Se si resta in Italia, la rete di vigilanza per il controllo dellinfezione da virus H5N1 (composta dai servizi di sanità pubblica veterinaria, gli istituti di zooprofilassi, i Posti di ispezione frontaliera (Pif) e gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf), garantisce la completa sicurezza.

Per coloro che viaggiano nei Paesi dellUnione europea, non ci sono particolari raccomandazioni, se non quelle legate al buon senso: prestare particolare attenzione alle normali regole di igiene, lavando sempre con cura le mani e cuocendo sempre bene carne o uova.

Chi decidesse di recarsi nelle zone in cui linfezione è presente, oltre a rispettare con maggiore scrupolo le norme digiene, dovrà evitare contatti con animali vivi e con le loro carcasse, tenersi lontano da mercati e fiere dove vi siano commercio o anche semplice esposizione di animali

Provvedimenti adottati

Con lobiettivo di impedire che la malattia si introduca nel territorio dellUnione europea, la Commissione europea e il Ministero della Salute hanno adottato alcune misure:

Per quanto riguarda le carni di