Gio. Set 21st, 2023

Gastroenteriti

Le gastroenteriti sono infezioni molto comuni che riguardano lo stomaco e lintestino.

Possono essere causate da numerosi agenti patogeni e sono caratterizzate da sintomi quali nausea, vomito e diarrea (3 o più scariche al giorno di feci non formate/liquide o aumento della frequenza delle evacuazioni giornalierecon emissione di feci non formaterispetto alle normali abitudini della persona) che nelle forme più gravi e, soprattutto nel bambino, portano ad una delle conseguenze più temute della malattia: la disidratazione.

La trasmissione dellinfezione può avvenire per contatto diretto via mani-bocca con soggetti malati o portatori (contagio interpersonale). Molti agenti patogeni hanno un serbatoio animale (agenti zoonosici) e  per questo la trasmissione dellinfezione può avvenire per contatto diretto via mani-bocca con animali domestici malati o portatori o, indirettamente, a seguito dellingestione di alimenti e/o acqua contaminati.

Infine linfezione può essere contratta via mani-bocca per contatto con superfici o oggetti contaminati. Portare alla bocca cibo contaminato da mani non lavate (ma anche un bicchiere, una stoviglia o una posata maneggiate da mani contaminate da virus o batteri della gastroenterite), può rappresentare un importante fattore di rischio per questo tipo di infezioni.

Nella maggior parte dei casi si tratta di infezioni a risoluzione spontanea, ma in caso di persistenza dei sintomi per diversi giorni, il medico prescriverà esami specifici ed eventualmente terapie antibiotiche, accanto a quella reidratante.

Cause

Le gastroenteriti possono essere causate da:

Le forme di gastroenterite virale sono spesso chiamateinfluenza intestinale”, in modo improprio, in quanto non sono causate dal virus influenzale.

Nei Paesi industrializzati i virus sono gli agenti più frequentemente responsabili degli episodi diarroici acuti e colpiscono soprattutto in inverno. Tra questi il rotavirus è la causa più frequente di gravi forme di gastroenterite tra i bambini al di sotto dei 5 anni, mentre i Norovirus sono una causa comune di gastroenterite sia tra i bambini che tra gli adulti. Solo in Italia si stima che i rotavirus siano causa di circa 300.000 casi di gastroenterite lanno.

La trasmissione da persona a persona è comune nelle forme da shigella o da rotavirus; quelle da clostridium difficile compaiono in genere nelle persone che abbiano effettuato di recente prolungati trattamenti antibiotici.
Tra le infezioni gastroenteriche trasmesse da alimenti sono da segnalare le salmonellosi associate al consumo di uova e prodotti a base di uova crude o carni poco cotte di pollo e maiale, le campilobatteriosi associate al consumo di pollame e latte non pastorizzatolescherichia coli enteroemorragico, associato recentemente al consumo di germogli, e il colera, associato al consumo di frutti di mare crudi o poco cotti.

Sintomi e segni

Diarrea
si parla didiarrea acuta” quando una persona presenta 3 o più scariche diarroiche nellarco di 24 ore; didiarrea persistente’ quando gli episodi di diarrea durano oltre 14 giorni; didiarrea cronica’ quando la durata è superiore ad un mese; didissenteria’ quando nella diarrea sono presenti scariche di sangue e di muco (non è presente nelle infezioni virali e in quelle da batteri produttori di enterotossine).

Febbre
è spesso presente.

Vomito
è frequente nelle forme virali o nelle forme causate da ingestione di tossine batteriche (es. da Staphylococcus aureus)

Dolori addominali
non sempre presenti

Complicanze

Le gastroenteriti, almeno nei Paesi industrializzati sono forme in genere a risoluzione spontanea, che non lasciano conseguenze. Infatti solo il 10% delle persone colpite si rivolge al medico e solo il 7% di queste vengono ricoverate per conseguenze legate alla malattia.

La complicanza principale delle gastroenteriti, in particolare nei bambini e nei soggetti fragili, è la disidratazione.

In una piccolissima percentuali di casi, però, si possono verificare gravi complicanze, quali la sindrome emolitico-uremica o la sindrome di Guillain-Barré.

Diagnosi

Nella valutazione iniziale del paziente, il medico terrà conto delle caratteristiche delle scariche diarroiche (entità, frequenza, aspetto, consistenza, presenza o meno di sangue e muco) e degli altri sintomi (febbre, vomito ecc).

Importante ricostruire cosa la persona colpita dalla gastroenterite abbia fatto nelle ore/giorni precedenti alla comparsa dei sintomi (es. se il paziente ha mangiato frutti di mare crudi, se è stato a contatto con altre persone portatrici degli stessi sintomi, se ha fatto viaggi recenti in Paesi con scarse condizioni igieniche ecc.).

Molto importante è la ricerca dei segni e sintomi di disidratazione:

Nei pazienti molto disidratati, con la febbre alta e che presentino sangue o pus nelle feci, il medico richiederà lesame colturale delle feci (coprocoltura) per individuare il microrganismo responsabile.
In quelli con diarrea persistente, oltre alla coprocoltura, verrà effettuato lesame parassitologico delle feci su più campioni.

Trattamento

Nelle forme leggere

Può essere utile assumere:

Nelle forme più gravi

con presenza di disidratazione, occorre intervenire subito con la somministrazione di soluzioni reidratanti (contenenti elettroliti) e di abbondanti liquidi o, nei casi più gravi, con il ricovero in ospedale e la somministrazione di soluzioni contenenti elettroliti per via endovenosa.

Evitati i succhi di frutta confezionati che possono aggravare la diarrea.

Dopo aver provveduto ad una adeguata idratazione, si può riprendere a mangiare, meglio se in pasti piccoli e frazionati (es. 6 pasti al giorno) alimenti solidi, astringenti (es. patate lesse, riso bollito, banane, crackers, pollo).

Nei casi più gravi, inoltre, possono essere prescritti antibiotici dal medico così come nelle persone più a rischio (bambini molto piccoli,anziani, soggetti immunocompromessi ecc).

Nelle forme ad eziologia virale gli antibiotici non vanno usati perchè non hanno alcun effetto.

Prevenzione

La prevenzione delle infezioni gastroenteriche si basa prevalentemente su misure igieniche e comportamentali.

Ecco alcune semplici regole da seguire:

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