Gio. Set 28th, 2023

Reumatologianuova unità interaziendale per i pazienti

7 Luglio 2022

Terapie nei centri più vicini a casa dei malati reumatici. Medici di famiglia formati per diagnosi precosi, telemedicina eprossimità”.

Al via la nuova unità operativa complessa interaziendale di medicina interna a indirizzo reumatologico del SantOrsola e dellAusl, diretta da Massimo Reta.

Lequipe formata da 18 medici specialisti e dal personale infermieristico opera su 16 centri territoriali di primo livello e due centri ospedalieri di secondo livello, Maggiore e santOrsola, e offre una sempre maggiore prossimità della cura, novità terapeutiche e di infusione farmacologica per oltre 10 mila pazienti cronici assistiti.

Un passo avanti verso luniformità dei servizi che da oggi in poi potrà contare su ununica equipe di professionisti sempre più sinergica e complementare, su medesime modalità di presa in carico dei pazienti, nonché su innovazioni terapeutiche e farmacologiche da cui potranno trarre vantaggio i cittadini del territorio dellAzienda USL di Bologna.

Non tutte le patologie sono ugualisottolinea il direttore generale del SantOrsola Chiara Gibertoniavere un assetto diverso ci consente di far funzionare al meglio i percorsi di presa in carico”.

Se per certi versi il covid ha comportato la diminuzione degli accessi negli ospedali, daltro canto ha però favorito lo sviluppo di sempre più prestazioni e visite erogate sul territorio. Lo dimostrano anche gli ultimi dati: nel 2020, in piena emergenza covid, le prestazioni delle due Aziende sanitarie si erano ridotte a 16.127 (di cui 5.900 garantite dal territorio) rispetto al 2021 in cui il totale (a seguito della ripresa della maggior parte delle attività ospedaliere) supera le 31.000 prestazioni, di cui 6.600 erogate sul territorio. Una fotografia che, anche nel 2022, continua a confermare il trend di ripartenza: nei primi 5 mesi di questanno sono oltre 15 mila le prestazioni erogate dalle due Aziende sanitarie, di cui 3.100 prese in carico sul territorio

È senz’altro aumentato il volume di attività delle reumatologie ospedaliere, ma è altrettanto cresciuta la qualità dei servizi erogati sul territorio. Ne è testimone laumento delle esenzioni rilasciate dallAzienda USL di Bologna per i pazienti con patologie croniche reumatologiche più severe che dal 2019 al 2021 sono passate da 6.835 a 7.764, indice della sempre più efficace capacità di presa in carico tempestiva dei pazienti, che non si è arrestata nemmeno durante lemergenza covid.

La sostanziale novità è rappresentata dallo sviluppo di percorsi di cura altamente personalizzati che vantano la messa in rete di setting assistenziali distintivi. Se in passato, al di là della malattia reumatologica, tutti i pazienti seguivano un percorso indifferenziato di presa in carico e follow up, oggi, invece, tutto ruota attorno alla specificità della diagnosi, da cui prende il via lintero percorso, garantito da professionisti ospedalieri e territoriali in sinergia con i Medici di medicina generale. I medici di base sono peraltro una figura chiave della Rete per consentire una diagnosi sempre più precoce e garantendo, dunque, ai pazienti una migliore qualità di vita. Ad esempio, nel caso di un sospetto di reumatismo infiammatorio cronico o severo, lMMG può inviare la richiesta di presa in carico urgente entro 10 gg alla Rete reumatologica che valuterà il percorso più appropriato al suddetto paziente. Su questo fronte le due Aziende sanitarie (ospedaliero-universitaria e locale) sono da tempo impegnate nel sensibilizzare i Medici di famiglia affinché vengano riconosciuti i campanelli dallarme delle specifiche malattie reumatologiche, favorendo laccesso alle cure in tempi sempre più ridotti. In sintesi, quel che si sta disegnando è una progressiva maggiore integrazione tra ospedale e territorio per garantire ai pazienti risposte clinico-terapeutiche adeguate, appropriate e tempestive avendo a disposizione, in maniera complementare, tutti i setting clinici in prossimità del domicilio del paziente. Negli anni la Rete reumatologica è evoluta raggiungendo diversi traguardi, frutto di un disegno di più ampio respiro avviato dalla CTSSM che ha visto la diretta partecipazione dellAssociazione Malati Reumatici Emilia Romagna, ogni giorno in campo per strutturare servizi sempre più aderenti alle necessità emergenti dei pazienti. Non meno importante limpegno comune tra professionisti della rete e associazione di pazienti nel promuovere insieme linformazione, la sensibilizzazione e prevenzione primaria a favore della cittadinanza.

La telemedicina, una nuova frontiera per il monitoraggio e il follow up dei pazienti reumatologici

Televisita, teleconsulto e telemonitoraggio sono oggi pratiche comuni per lunità operativa complessa interaziendale. Sin dai primi mesi della pandemia ha preso il via in Azienda USL uno dei primi progetti di Telemedicina che ha garantito diversi vantaggi ai pazienti reumatologici, in primis la continuità assistenziale anche durante il lock down, quando erano contingentati gli accessi negli ospedali. Peraltro, i pazienti reumatologici, in quanto pazienti cronici, sono i candidati ideali a cui proporre una presa in carico che preveda un sistema integrato tra visita in presenza, televisita e telemonitoraggio per eseguire un corretto e appropriato follow-up. La maggior parte dei pazienti reumatologici, infatti, sono giovani in età lavorativa con unetà media di 48 anni che assumono una terapia immunosoppressiva e che pertanto richiedono controlli clinici e laboratoristici frequenti e ripetuti (generalmente ogni 3 mesi). Finora le prestazioni erogate in telemedicina hanno coinvolto per il 30% persone con artrite reumatoide, per il 25% con artrite psoriasica, per il 18% con Spondiloartrite, per il 14% con connettiviti, per il 9% con Vasculiti.

Ad oggi, oltre 150 pazienti dellunità operativa interaziendale vivono positivamente lesperienza clinico-gestionale della Telemedicina in Reumatologia. I fattori determinanti rilevati sono: la consolidata fiducia medico-paziente, lottimizzazione dei tempi (personali, famigliari e lavorativi) e, non da ultimo, la riduzione dellimpatto ambientale a fronte della diminuzione degli spostamenti. In particolare, è stato riscontrato grande apprezzamento dei pazienti per la working visit, ovvero per la visita di controllo che i malati reumatologici in età lavorativa svolgono direttamente dalla propria sede lavorativa. Da recenti studi dellOsservatorio di ALTEMS si evince che, grazie alla Telemedicina, i pazienti reumatologici dellAusl di Bologna abbiano risparmiato in media per ogni visita circa 40 minuti di trasporto, evitando di percorrere in media 30 km.

La telemedicina è ormai una pratica quotidiana per tutti i professionisti della Reumatologia dellAzienda USL di Bologna e del Policlinico di SantOrsola nel rispetto delle esigenze di protezione dei dati personali, secondo quanto avviene comunemente in presenza. Come da indicazioni regionali, televisite e telemonitoraggi reumatologici si stanno consolidando attraverso lutilizzo della piattaforma regionale dedicata.  

La peculiarità della Rete reumatologica, proprio in virtù della suaforma”, è la massima flessibilità, pronta ad evolvere sulla base degli stimoli dei pazienti e del contesto. Lo ha dimostrato fino ad oggi e continuerà a farlo anche nel futuro, configurandosi come una Rete sempre più chiamata a promuovere insieme a pazienti, Associazioni ed Enti locali la conoscenza dei servizi, nonché favorendo la prevenzione primaria, a tutela del benessere dei pazienti e dellintera comunità.

Visualizza fonte

Malattie cardiovascolari: la visita angiologica e di chirurgia vascolare sono la stessa cosa?

necessari per trattare adeguatamente la malattiaMalattie cardiovascolari, chi è a rischio? Sono considerati principali fattori di rischio: Colesterolo alto Pressione alta Diabete Età superiore ai 50 anni Obesità Storia personale di malattie cardiache e cardiovascolari Malattie renali Concorre anche uno stile di vita non sano, con fumo, sedentarietà e scorretta alimentazione. Visita di chirurgia vascolare: quando serve […]

0 comments

Distacco della retina: i sintomi e le cause

Distacco della retina: i sintomi Il distacco della retina è indolore, ma i segnali di avvertimento compaiono quasi sempre prima che si verifichi o sia avanzato, come ad esempio: improvvisa comparsa di minuscoli granelli che sembrano spostarsi attraverso il campo visivo; lampi di luce in uno o entrambi gli occhi (fotopsia); visione offuscata; visione laterale (perifericagradualmente ridotta; percezione nel campo […]

0 comments

Incontinenza safenica: cos’è e le ultime tecniche per curarla

la safena interna, o safena magna (grande safena), è più lunga e percorre tutto larto dalla caviglia allinguine, per confluire nel circolo venoso profondo a livello della vena femorale comune; la safena esterna, o safena parva (piccola safena), decorre sulla superficie posteriore della gamba dalla caviglia al cavo popliteo (regione posteriore del ginocchio), confluendo nella vena poplitea.  […]

0 comments

Dacriocistite: Sintomi, cause e terapia

traumi del massiccio facciale; malattie infiammatorie; dacrioliti, ovvero piccoli calcoli dei canali oculari. Le lacrime, non trovando spazio duscita nellocchio, arrivano nel sacco lacrimale dove ristagnano; in associazione ai batteri, presenti naturalmente nellorgano, questi possono diventare patogeni e dare origine ad una infezione acuta: la dacriocistite. Non c’è più drenaggio delle lacrime per cui il sacco diventa […]

0 comments

Entropion: i sintomi e come si cura

ad uninfezione da cui può conseguire una trasparenza corneale o un ascesso corneale. Tipi di entropion Lentropion può essere congenito in una piccola percentuale di casi perché, normalmente, è di carattere senile, ovvero dovuto ad una lassità del muscolo orbicolare che non tiene più a contatto la palpebra con locchio e quindi le ciglia si introflettonoEsiste, […]

0 comments

Patologie, Sintomatologia, Esami Diagnostici….