Gio. Mar 30th, 2023

Tumori delle ghiandole salivari

Le ghiandole salivari sono organi deputati alla produzione di saliva.

Si distinguono in maggiori e minori: le prime sono presenti in coppia e comprendono la parotide, la ghiandola sottomandibolare e la ghiandola sottolinguale, mentre le seconde sono disseminate a livello della mucosa di rivestimento delle prime vie aereodigestive e sono molto numerose.

I tumori delle ghiandole salivari sono neoplasie rare: rappresentano solo il 2-3% di tutti i tumori del distretto testa-collo.

Lincidenza stimata in Italia è di 1 su 100.000 abitanti di sesso maschile e 0,7 su 100.000 abitanti di sesso femminile.

I tumori delle ghiandole salivari possono comparire a qualunque età, ma sono più frequenti nei soggetti con più di 60 anni.

Nell’80% dei casi le neoplasie delle ghiandole salivari insorgono nelle parotidi, nel 10-15% dei casi nelle ghiandole sottomandibolari e nella restante percentuale dei casi nelle ghiandole salivari minori e nelle ghiandole sottolinguali.

Circa l’80% dei tumori parotidei sono benigni, mentre più del 50% dei tumori delle ghiandole sottomandibolari e più dell’80% di quelli delle ghiandole salivari minori sono maligni.

Quali sono le tipologie di tumori delle ghiandole salivari?

Tra i tumori benigni delle ghiandole salivari, il tipo più comune è ladenoma pleomorfo (o tumore misto), che rappresenta l’80% dei casi dei tumori della parotide. Altri tumori benigni comprendono: il tumore di Warthin (o cistoadenoma papillifero linfomatoso), loncocitoma e ladenoma monomorfo.

Questi tumori recidivano di rado e raramente diventano maligni. Ladenoma pleomorfo, al contrario, può andare incontro a trasformazione maligna (in tal caso si parla di carcinoma ex adenoma pleomorfo), ma questo si verifica solitamente solo dopo persistenza del tumore benigno per 10-20 anni.

Tra le neoplasie maligne delle ghiandole salivari, il tipo più comune è il carcinoma mucoepidermoide, che insorge tipicamente nella parotide, ma può manifestarsi anche nella ghiandola sottomandibolare o in una ghiandola salivare minore del palato.

A seguire vi è il carcinoma adenoidocistico, che è il tumore maligno più frequente delle ghiandole salivari minori e si caratterizza per lo spiccato neurotropismo (cioè la tendenza a invadere e a diffondere attraverso i nervi).

Esistono molti tipi di adenocarcinomi con caratteristiche specifiche. Inoltre, nelle ghiandole salivari si possono generare altri tumori come, per esempiocarcinomi a cellule squamosecarcinomi indifferenziaticarcinoma anaplastico a piccole cellulesarcomi e linfomi.

Quali sono i fattori di rischio?

Tra i fattori di rischio per i tumori delle ghiandole salivari riconosciamo:

Quali sono i sintomi dei tumori delle ghiandole salivari?

I tumori benigni delle ghiandole salivari si presentano solitamente come noduli indolenti, a lento accrescimento, rivestiti da cute integra e a margini regolari.

I tumori maligni, invece, si presentano come masse a rapido accrescimento, di consistenza dura e a margini irregolari.

La cute sovrastante in questi casi può essere eritematosa (arrossata) e/o ulcerata.

Spesso alla comparsa della tumefazione si associano dolore, difficoltà a deglutire, senso di intorpidimento, formicolii, bruciore (parestesie) al volto e/o perdita della funzionalità motoria (in caso di coinvolgimento del nervo faciale, che decorre allinterno della parotide ed è responsabile dellinnervazione della muscolatura mimica del volto).

Diagnosi

La diagnosi si basa innanzitutto su unadeguata raccolta anamnestica e sullesame obiettivo completo del distretto testa-collo mediante una visita specialistica otorinolaringoiatrica.

LEcografia è lesame di prima scelta per confermare il sospetto diagnostico: essa permette di delineare la localizzazione, la vascolarizzazione e i margini dei tumori delle ghiandole salivari e inoltre può essere utilizzata come guida per il prelievo di un campione di cellule dalla massa mediante aspirazione con ago sottile (FNAB o fine-needle aspiration biopsy).

Le indagini strumentali come la TC e la Risonanza Magnetica Nucleare

(RMNcon e senza mezzo di contrasto rappresentano, invece, metodiche di secondo livello e sono utili per la valutazione dei margini e delleventuale presenza di estensione extraghiandolare e per valutare il possibile coinvolgimento dei linfonodi del collo.

Trattamenti

Il trattamento di scelta per i tumori delle ghiandole salivari è la chirurgia.

La radioterapia post-operatoria è indicata nei casi di neoplasie maligne in cui non si sia riusciti a ottenere una completa radicalità chirurgica, nei casi di tumori di grandi dimensioni o di grado avanzato.

La chemioterapia ha un ruolo secondario nel trattamento delle neoplasie delle ghiandole salivari: viene in genere indicata nei tumori ad alto grado di malignità plurirecidivati e nei casi metastatici.

Follow up

La frequenza e il tipo di indagini da eseguire in corso di follow-up dipendono dal rischio di recidiva, calcolato per il singolo paziente sulla base dello stadio iniziale di malattia e dei fattori di rischio individuali, oltre che dal tipo di trattamento effettuato. La visita clinica di follow up si basa sullesame obiettivo completo del distretto testa-collo.

A integrazione della visita otorinolaringoiatrica, può essere utile ricorrere a metodiche strumentali quali lecografia per la valutazione delle stazioni linfonodali del collo e la TC o la Risonanza Magnetica (RMN) con mezzo di contrasto per la valutazione di eventuali recidive locali di malattia.

Visualizza fonte

Ospedale di Melito Porto Salvo (RC)

LOspedale Tiberio Evoli, situato in Corso Garibaldi a Melito Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria, è un ospedale a gestione diretta dellAzienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria. Fondata nel 1909, la struttura eroga le proprie prestazioni allinterno delle seguenti unità operative e servizi: Pronto soccorso, Chirurgia Generale -Endoscopia digestiva, Medicina ed unità coronarica, Dialisi, […]

Istituto Scientifico Romagnolo di Meldola (FC)

LIstituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori è situato in Via Piero Maroncelli 40 a Meldola in provincia di Forlì-Cesena. LIstituto è interamente dedicato alla cura, alla ricerca clinica, biologica e traslazionale e alla formazione in campo oncologico. Operativo dal 2007 allinterno delle strutture dellex Ospedale Civile di Meldola, lIRST si […]

Ospedale di Budrio (BO)

LOspedale di Budrio si trova in via Via Benni 44 nel comune omonimo in provincia di Bologna e fa parte dellAzienda Unità Sanitaria Locale di Bologna che aggrega anche i seguenti presidi: Ospedale Bellaria di Bologna, Ospedale Maggiore di Bologna, Ospedale di Bazzano, Ospedale di Bentivoglio, Ospedale di Porretta Terme, Ospedale di San Giovanni in […]

Ospedale di Faenza (RA)

LOspedale Degli Infermi è situato in Viale Stradone 9 a Faenza in provincia di Ravenna e fa parte dellAzienda USL di Ravenna assieme ai presidi di Lugo e Ravenna. La struttura svolge la propria attività allinterno delle seguenti principali unità funzionali: Anestesia e rianimazione, Medicina riabilitativa, Anatomia patologica, Medicina trasfusionale, Cardiologia e UTIC, Neurofisiologia clinica, […]

Ospedale di Bazzano (BO)

LOspedale Don Giuseppe Dossetti si trova in Viale dei Martiri 10/A a Bazzano in provincia di Bologna e fa parte dellAzienda Unità Sanitaria Locale di Bologna che aggrega anche i seguenti presidi: Ospedale di Budrio, Ospedale Bellaria di Bologna, Ospedale Maggiore di Bologna, Ospedale di Bentivoglio, Ospedale di Porretta Terme, Ospedale di San Giovanni in […]

Biblioteca….