Gio. Mar 23rd, 2023

Tumore dello stomaco

I tumori dello stomaco originano nella maggior parte dei casi dalla mucosa (la parte più interna della parete gastrica) e vengono definiti adenocarcinomi; meno frequentemente nascono dagli strati più profondi della parete (GIST, sarcomi), dal tessuto linfatico (linfomi) e, più raramente, da cellule che producono ormoni (carcinoidi).

Ladenocarcinoma, crescendo, coinvolge precocemente i linfonodi adiacenti lo stomaco e solo più tardivamente può invadere organi vicini, come il pancreas, il colon, la milza ed il fegato. Attraverso il sangue può poi metastatizzare in organi distanti, come polmone e fegato, mentre con meccanismi diversi si può estendere anche al peritoneo, una delle sedi più frequenti e spesso causa di inoperabilità della malattia.

Il tumore gastrico ha una distribuzione geografica: lincidenza è alta nei paesi asiatici (Giappone, Cina, Corea) e generalmente bassa nei paesi occidentali (USA, Europa).

Quali sono i sintomi del tumore dello stomaco?

Sono correlati alla sede del tumore: più evidenti nelle sedi dove lo stomaco è più stretto, come allingresso (cardias) o alla fine (piloro). Di norma sono scarsi e poco significativi nelle forme iniziali: difficoltà di digestione, eruttazioni postprandiali, senso di riempimento precoce.
Nausea, dolore gastrico, vomito, dimagramento e stanchezza sono in genere segni di neoplasia più avanzata.

Si può prevenire?

La maggiore possibilità di prevenire il tumore dello stomaco consiste nel limitare nella dieta i cibi considerati parte dei fattori di rischio, incrementando quelli protettivi (dieta mediterranea). È inoltre importante lastensione dal fumo, leradicazione dellinfezione da Helicobacter pilori, il controllo endoscopico periodico nelle forme familiari, in presenza di polipi gastrici, nei soggetti sottoposti a resezione gastrica per ulcera.

Diagnosi

Esami utili per la diagnosi di tumore dello stomaco sono:

Trattamenti

Lasportazione chirurgica di parte o di tutto lo stomaco rimane lopzione terapeutica principale. Lentità dellasportazione chirurgica è in funzione dellestensione della malattia.

Endoscopia

Nelle forme più iniziali, dove la neoplasia si limita agli strati più interni della parete gastrica (mucosa ed iniziale strato della sottomucosa) e non sono riconoscibili linfonodi malati, lesperienza giapponese (dove questi casi sono assai frequenti) ha dimostrato che lasportazione endoscopica della lesione è sicura e curativa.

Chirurgia

Lindicazione standard nei carcinomi invasivi (che in Italia sono la maggioranza) è la rimozione di 2/3 dello stomaco (gastrectomia subtotale) o di tutto lorgano (gastrectomia totale). Lentità della rimozione chirurgica dipende dalla sede della neoplasia: se questa è situata nelle porzioni finali dello stomaco non è necessario rimuoverlo tutto, mentre se è situata nelle porzioni più vicine al cardias deve essere eseguita la gastrectomia totale: è infatti opportuno rimuovere sempre un ampio margine di tessuto sano per evitare che la neoplasia possa riformarsi localmente.
Parte integrante del trattamento chirurgico è lasportazione dei linfonodi regionali, che in percentuale assai elevata possono essere sede di malattia. I tessuti prelevati vengono esaminati dallanatomopatologo che, attraverso lesame istologico, è in grado di valutare con precisione lestensione del tumore nellorgano e nei linfonodi regionali, e la sua aggressività biologica.

Chemioterapia

Nelle situazioni in cui il tumore appare localmente molto esteso e giudicato non asportabile completamente, la chemioterapia (neoadiuvante) può essere attuata con la finalità di ridurre la neoplasia e renderla asportabile con criteri di radicalità.
La chemioterapia viene utilizzata come trattamento precauzionale dopo chirurgia laddove lesame istologico abbia individuato dei fattori di rischio per la ricomparsa del tumore.
È infine il trattamento principale quando siano già state accertate metastasi a distanza.

Radioterapia

Ha indicazione quando la chirurgia non è stata completa in alcune parti del letto gastrico e sono quindi presenti residui tumorali.
Può anche essere considerata come trattamento precauzionale dopo chirurgia radicale.

Trattamenti palliativi

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