Lun. Set 25th, 2023

Enfisema polmonare: che cos’è e come si cura. Il ruolo del fumo e limportanza di smettere.

L’enfisema polmonare è una delle patologie causate dal fumo di sigaretta (ma non solo), che comporta delle difficoltà respiratorie.

Dai dati presentati durante la Giornata Mondiale Senza Tabacco, loccasione a cadenza annuale dedicata alla sensibilizzazione sullimportanza di smettere di fumare, emerge che nel 2022 quasi 1 italiano su(il 24,2% della popolazione) è un fumatore: una percentuale in rialzo di 2 punti percentuali rispetto alla pre-pandemia che non era stata mai più registrata dal 2006.

Il fumo, com’è ormai ben noto, è un importante (se non il principale), fattore di rischio per lo sviluppo di molte patologie (come, per esempio, i tumori). Tra queste anche lenfisema polmonare.

Si stima che interessi circa 210 milioni di persone al mondo e che possa causare, ogni anno, la morte di 3 milioni di individui

In passato, lenfisema era più diffuso tra gli uomini, grandi fumatori. Negli ultimi anni invece lo scenario è cambiato: anche le donne fumatrici, oggi numericamente più consistenti rispetto a un tempo, sono colpite da enfisema polmonare e contestualmente, molto più spesso degli uomini, anche da broncopatia cronica ostruttiva, una patologia correlata allenfisema, come vedremo nel seguito.

Intervenire precocemente, soprattutto per prevenire il declino della funzionalità polmonare, non solo è possibile, ma è necessario. Capiamo come approfondendo questa patologia, indagando le cause, la sintomatologia e come si diagnostica e si tratta, grazie al nostro esperto, il dottor George Cremona, Responsabile del Servizio di Pneumologia e Fisiopatologia Respiratoria dellIRCCS Ospedale San Raffaele.

Cos’è l’enfisema polmonare e i diversi tipi

Lenfisema polmonare è una patologia a carico degli alveoli polmonari: il tessuto da cui sono composti si deteriora con una riduzione della loro capacità di scambiare ossigeno e anidride carbonica con il sangue

Il tessuto alveolare viene distrutto riducendo fortemente la superficie utile per gli scambi gassosi: una volta distrutti, i 7 alveolari non possono più tornare come prima, sono irrimediabilmente danneggiati”, spiega il dottore.

Dal punto di vista morfologico, si classificano diversi tipi di enfisema

Quali sono le cause

Le cause possono essere molteplici, ma, in occidente, il tabagismo (consumo di tabacco) rappresenta la causa principale (90% dei casi). Tra le cause quindi si annoverano:

Il fumo di sigaretta e le infiammazioni respiratorie

Linalazione di vapori tossici, come quelli presenti nel fumo di sigaretta, danneggia le cellule e promuove uno stato infiammatorioQuesto comporta leliminazione delle cellule danneggiate e, contestualmente, linibizione dei meccanismi naturali di riparazione, portando allo sviluppo dellenfisema

I polmoni perdono elasticità, gli alveoli si rompono, creando grossi spazi daria che riducono la superficie necessaria allorganismo per lo scambio tra ossigeno e anidride carbonica”, spiega lo specialista

Questo processo, associato allinalazione cronica di sostanze nocive, come il fumo di sigaretta appunto, spesso avviene insieme ad uno stato di infiammazione cronica delle vie aeree, chiamata bronchite cronicaportando ad una patologia complessa nota come broncopatia cronica ostruttiva.

Non dimentichiamo che anche le continue infezioni delle basse vie aeree creano uninfiammazione e, aumentando la secrezione di muco, possono contribuire al decorso della malattia”, chiarisce lo specialista

I sintomi

Uno dei primi sintomi dellenfisema polmonare è certamente il respiro affannoso (o dispnea), che peggiora progressivamente: allinizio compare quando si fa uno sforzo fisico intenso, poi quando si svolgono compiti quotidiani come, ad esempio, salire le scale e, infineanche a riposo. Inoltre, la progressiva distruzione degli alveoli e dei capillari polmonari, nonché la mancanza di ossigeno, possono portare allaumento della pressione arteriosa polmonare che può comportare scompenso cardiaco destro (si parla dicuore polmonare’). 

Infine, i pazienti con enfisema hanno una probabilità più alta di andare incontro a pneumotorace, ovvero la formazione di una breccia nel tessuto polmonare che porta ad un collasso del polmone”.

Oltre a dispnea e scompenso cardiaco, possono comparire:

Come si effettua la diagnosi: gli esami da fare

Lenfisema solitamente colpisce fumatori intorno ai 50 anni e si presenta in modo subdolo con una mancanza di respiro durante lo sforzo fisico che spesso viene attribuito dal paziente alletà oppure alla sedentarietà. 

Purtroppo, spesso il paziente si reca dal suo medico solo dopo un episodio di bronchite dopo la quale non riesce a respirare come prima, ma, a quel punto, la malattia è già piuttosto avanzata

Per questo motivo, è molto importante che i Medici di Medicina Generale siano proattivi nel cercare la malattia nei loro pazienti fumatori sopra i 40 anni indagando se hanno spesso la tosse o se abbiano notato una mancanza di fiato durante le attività fisiche, chiarisce lesperto

Tosse costante e mancanza di fiato: i primi segnali a cui fare attenzione

È molto importante quindi che un paziente che fuma si rivolga al suo medico se ha

Il medico di famiglia saprà raccogliere una corretta anamnesi ed esame obiettivo e poi organizzare gli esami appropriati eventualmente appoggiandosi ad uno specialista pneumologo per stabilire la terapia migliore e la prevenzione delle complicanze

La spirometria

Lesame più importante per la diagnosi della broncopatia cronica ostruttiva è la spirometria che mostrerà un quadro di ostruzione al flusso espiratorio. Si tratta di un esame semplice, non invasivo, poco costoso, facile da eseguire ed interpretare

Il soggetto dovrà semplicemente soffiare forte dentro uno strumento che misura il flusso di aria partendo da uninspirazione profonda. Normalmente una persona sana dovrebbe riuscire a svuotare fra il 70-80% di tutta laria che riesce a espellere nel primo secondo della manovra

I pazienti con unostruzione delle vie aeree oppure con una perdita di elasticità polmonare, come avviene nellenfisema, ci mettono molto di più. Questa ostruzione tipicamente risponde poco o per niente alla somministrazione di un farmaco broncodilatatore

Ulteriori prove funzionali

Una volta individuato il quadro, la conferma dellenfisema potrebbe essere fatto attraverso lesecuzione di altre prove funzionali, come la spirometria globale e la diffusione alveolo-capillare che valutano sia liperinflazione polmonare sia la perdita di efficienza degli scambi gassosi tipici dellenfisema. Anche la tomografia computerizzata del polmone può mostrare le aree di distruzione alveolare molto precocemente

Per i casi più gravi, la misurazione della pulsossimetria darà informazioni sullossigenazione del sangue ed eventualmente lemogasanalisi arteriosa, il prelievo del sangue dal polso), sarà utile per verificare il corretto scambio gassoso allinterno degli alveoli, il livello di ossigeno nel sangue e predire la corretta funzionalità polmonare.

Come curare l’enfisema polmonare 

Non esistono cure specifiche che consentano di recuperare la funzionalità respiratoria perduta, lunico elemento che può cambiare la storia naturale dellenfisema è quello di smettere di fumare

Smettere di fumare modifica il declino accelerato della funzione polmonare rallentando il decorso progressivo della malattia. Purtroppo, abolire labitudine al tabagismo non è facile, ma oggi disponiamo di centri antifumo che possono sia aiutare contro la dipendenza dalla nicotina sia dare supporto psicologico per contrastare la dipendenza psicologica. Tale approccio combinato ha significativamente migliorato il successo nella disassuefazione dal fumo nelle persone motivate”, conferma lo pneumologo 

Oltre alla disassuefazione dal tabagismo, si deve incoraggiare il paziente ad adottare uno stile di vita salutare, mantenendo unattività fisica regolare e proteggendosi dalle infezioni con la vaccinazione antinfluenzale ed antipneumococcica.

La terapia farmacologica

Altre terapie di cui disponiamo sono dei broncodilatatori che servono per ridurre la limitazione del flusso espiratorio riducendo liperinflazione polmonare e migliorando la mancanza di respiro

Si utilizzano anche degli antinfiammatori che, in alcuni pazienti, possono ridurre lostruzione bronchiale e prevenire le riacutizzazioni bronchitiche e quindi preservare la funzione polmonare. Questi farmaci sono in grado di alleviare la sintomatologia e migliorare così anche la qualità di vita dei pazienti

Gli antibiotici sono invece indicati solo in occasione di riacutizzazioni della bronchite cronica oppure per la polmonite da pneumococco”, spiega il dottore

Altre terapie

Per i pazienti con forme gravi che portano allinsufficienza respiratoria è indicato lutilizzo di ossigeno supplementare per almeno 18 ore al giorno che aiuta a prevenire ilcuore polmonare’ (scompenso cardiaco destro). 

Invece, per tutti i pazienti in cui la mancanza di fiato interferisce con la loro vita quotidiana, è indicata la riabilitazione respiratoria. 

Questultima consiste in un programma multidisciplinare mirato a migliorare la tolleranza allo sforzo con interventi fisioterapici volti a rafforzare la muscolatura degli arti e respiratoria, oltre a fornire un supporto educazionale e nutrizionale per aiutare i pazienti a gestire la loro disabilità cronica.

Eventuali complicanze

Le complicanze più frequenti sono le riacutizzazioni, definite come degli episodi di peggioramento della mancanza di respiro e della tosse che a volte sono sufficientemente gravi da mettere in pericolo la vita del paziente. Questi episodi possono danneggiare ulteriormente la funzione polmonare portando ad uno stadio di gravità maggiore

Le cause delle riacutizzazioni spesso sono infezioni virali, a volte batteriche o polmoniti.

Talvolta, possono anche complicarsi con infarti oppure episodi di scompenso cardiaco.

“È quindi necessario uno sforz