Lun. Ott 2nd, 2023

Soffio cardiaco

Il soffio cardiaco è un rumore anomalo che si apprezza allauscultazione del torace durante la visita medica. Avere un soffio al cuore non è tuttavia sinonimo di patologia cardiaca, trattandosi di un reperto clinico molto comune anche in individui sani. Infatti, non tutti i soffi cardiaci sono uguali: in molti casi al soffio cardiaco non corrisponde una cardiopatia sottostante (soffio innocente), in altri casi invece potrebbe essere espressione di malattie valvolari o cardiache che devono essere opportunamente identificate, monitorate e trattate (soffio organico).

Che cos’è il soffio cardiaco?

In condizioni normali il cuore produce suoni causati dalla chiusura delle valvole durante il ciclo cardiaco, mentre lo scorrimento del sangue attraverso le strutture cardiache (atri, ventricoli, strutture vascolari maggiori poste vicino al cuore) avviene silenziosamente per il cosiddetto flusso laminare. Il soffio cardiaco è invece un rumore udibile quando il flusso sanguigno diventa turbolento mentre attraversa le strutture cardiovascolari, normali o patologiche.

Se il soffio è legato a una malattia cardiaca o valvolare viene definito soffio organico: la turbolenza che determina il soffio si verifica in caso di restringimento (stenosi) o insufficienza delle valvole cardiache o in caso di passaggio anomalo del sangue allinterno delle camere cardiache o nei vasi di efflusso.

Se invece non si riscontra alcuna patologia cardiaca obiettivabile, il soffio viene classificato come innocente ed è verosimilmente prodotto solamente da una fisiologica incrementata velocità di transito del sangue allinterno delle strutture cardiache sane.

Quali sono le cause del soffio cardiaco?

Il soffio cardiaco innocente è causato da un passaggio accelerato del sangue mentre attraversa le strutture cardiache, scatenato ad esempio da un aumento del metabolismo basale determinante un ritmo tachicardico o da un incremento della gittata cardiaca.

Questo tipo di soffio funzionale non è associato ad anomalie cardiovascolari e si può verificare in alcune condizioni fisiologiche o parafisiologiche:

Il soffio cardiaco patologico si manifesta come conseguenza di alterazioni anatomiche e funzionali delle strutture cardiovascolari.

Può essere presente sin dalla nascita (soffio congenito):

oppure manifestarsi nel corso della vita (soffio acquisito) come conseguenza di unaltra condizione scatenante:

Quali sono i sintomi del soffio cardiaco?

Il soffio innocente non causa sintomi e resta un reperto riscontrabile dal medico (un segno), non un sintomo percepito dal paziente. Inoltre tale soffio non causato da patologie cardiache può scomparire anche durante la crescita, soprattutto nei bambini, o cessare con la scomparsa del fattore scatenante.

I soffi cardiaci organici sono invece spesso accompagnati da sintomi correlati alle cardiopatie che li determinano.

Lentità e la tipologia dei sintomi associati non dipendono solo dalla severità della patologia sottostante, ma anche dal decorso graduale o acuto con cui la patologia cardiaca si manifesta.

Il paziente potrà presentare:

I sintomi pertanto potranno manifestarsi in modo molto variabile: quasi assenti o assenti nelle forme iniziali, modesti ed episodici o solo da sforzo nelle condizioni di media gravità, costanti anche a riposo nelle forme più gravi o acute.

Come prevenire il soffio cardiaco?

Essendo il soffio cardiaco patologico un segno di malattia cardiaca già verificatasi non ha senso parlare di prevenzione.

Diagnosi

In genere il soffio cardiaco viene riscontrato durante una visita medica, nel corso della quale il medico ausculta il cuore con lo stetoscopio appoggiato sul torace.

Per stabilire la tipologia del soffio, se innocente o patologico, il medico deve analizzarne tutte le sue caratteristiche: con unattenta auscultazione verrà valutata lintensità del soffio cardiaco, la sua localizzazione rispetto alle valvole cardiache (ogni valvola viene meglioauscultatain alcune posizioni specifiche sul torace), il suo tono, il momento di comparsa nel ciclo cardiaco, la durata del soffio stesso ed eventuali fattori in grado di modificarlo (come la respirazione del paziente, la posizione o lo sforzo fisico).

Anche la raccolta di una accurata anamnesi contribuisce a permettere di fare diagnosi differenziali tra i soffi cardiaci: vanno indagati eventuali sintomi concomitanti, le abitudini alimentari e voluttuarie del paziente (fumo, alcol, stupefacenti), i farmaci abitualmente assunti o eventuali comorbidità, lo stile di vita e la capacità funzionale, ma anche eventuali patologie o cardiopatie familiari.

La corretta interpretazione delle caratteristiche dei soffi cardiaci è alla base di qualsiasi decisione medica. In caso di soffi anomali o persistenti, o anche in caso di dubbio diagnostico o motivazioni legate alla concessione di idoneità a interventi chirurgici, idoneità sportive o lavorative, il medico dovrà richiedere un ecocardiogramma color doppler per valutare direttamente lanatomia cardiaca, il funzionamento delle valvole, la contrazione ventricolare e la eventuale dilatazione delle camere  cardiache.

In base allesito dellecocardiogramma color doppler, potrebbero essere prescritti, oltre all’elettrocardiogramma basale, ulteriori esami strumentali per completare liter diagnostico-terapeutico di un soffio patologico:

Trattamenti 

In genere il paziente con un soffio cardiacoinnocente non richiede nessun trattamento specifico, né risulta necessario prendere altre particolari precauzioni perché tale soffio non espone il soggetto a potenziali complicazioni cardiache. Qualora il soffio fosse associato a una condizione anomala extracardiaca, come l’ipertiroidismo o l’anemia, scomparirà curando la patologia sottostante.

Nel caso di soffio organico lieve, il cardiologo può raccomandare inizialmente solo controlli ecocardiografici regolari per monitorare la situazione cardiaca nel tempo.

Anche lintroduzione di uneventuale terapia farmacologica può essere mirata a curare la patologia cardiaca se già necessario, oppure deve avere lobiettivo di trattare fattori di rischio cardiovascolari concomitanti (come l’ipertensione, lipercolesterolemia o il diabete) che se non adeguatamente corretti possono contribuire ad aggravare il livello di valvulopatia o cardiopatia sottostante, aumentando il rischio cardiovascolare complessivo del paziente o potenziali complicanze.

Secondo la gravità della malattia associata al soffio e ai sintomi riferiti dal paziente, potrà essere necessario:

Approccio percutaneo delle valvulopatie

Lintervento percutaneo mininvasivo viene effettuato mediante inserzione d