Gio. Set 21st, 2023

Melanoma

Il melanoma è un tumore, spesso molto aggressivo, che origina nella cute o, più raramente, negli occhi o nelle mucose. Si sviluppa dai melanociti, le cellule che producono la melanina, il pigmento che conferisce alla cute la sua colorazione.

Che cos’è il melanoma?

Anche se non è comune come gli altri due tipi principali di cancro della cute, il carcinoma basocellulare ed il carcinoma squamocellulare, il rischio di sviluppare il melanoma della cute è in continuo aumento negli ultimi decenni in tutto il mondo occidentale ed è sempre più frequentemente in età giovanile. È molto più comune nelle persone dalla cute chiara e colpisce in misura leggermente maggiore le donne rispetto agli uomini.

Quali sono le cause del melanoma?

Il melanoma si forma quando si verifica un errore genetico nelle cellule che producono la melanina, cioè i melanociti. Queste cellule sono presenti in maniera addensata nei nevi malanociti della pelle, comunemente detti nei, e, per motivi non ancora non del tutto noti, possono iniziare a proliferare in modo disordinato. Tra le cause che possono spingere un neo a proliferare verso il melanoma ci sono lesposizione al sole e quelle alle lampade UV.

Quali sono i sintomi del melanoma?

Il melanoma può svilupparsi in qualsiasi area della pelle, con una maggiore probabilità nelle zone che sono più frequentemente esposte alla luce del sole. I melanomi possono formarsi sia a partire da nevi (nei) preesistenti, che ex-novo. Per questo è consigliabile eseguire regolarmente unaccurata autoispezione dei nei della pelle. La regola dellABCDE è il primo passo verso la prevenzione in quanto aiuta a distinguere un nevo da un melanoma:

In caso di riscontro di uno (o più) di questi segni, è opportuno consultare il proprio medico, che potrebbe suggerire la visita dermatologica. I melanomi che si sviluppano negli occhi, solitamente provocano disturbi della vista e sono facilmente diagnosticabili attraverso una visita oculistica.

Il melanoma può tuttavia, in casi più rari, svilupparsi anche in parti del corpo poco visibili, ad esempio sotto le unghie, allinterno della bocca o delle mucose digestive, urinarie e dei genitali. In questi casi, è più difficile da diagnosticare, anche perché è facile confonderlo con altre patologie più comuni.

Come si può prevenire il melanoma?

La prevenzione avviene su due livellieliminazione/riduzione dei fattori di rischio e diagnosi precoce.
La genesi dei tumori cutanei, in particolare del carcinoma basocellulare e del carcinoma squamocellulare, è legata soprattutto allesposizione ai raggi UV, sole o lampade.
È possibile quindi minimizzare il rischio dinsorgenza con alcuni semplici accorgimenti: attenersi alle regole di protezione dal sole ed evitare lesposizione a lampade UV.
Per il riconoscimento precoce dei tumori cutanei e in particolare del melanoma è opportuno eseguire visite dermatologiche periodiche. Ogni giorno, in Humanitas, specialisti dermatologi, con lausilio di appositi strumenti, visitano pazienti a rischio di sviluppare un tumore cutaneo.
In particolare, il paziente viene sottoposto allesame videodermatoscopico che permette di:

Diagnosi 

La diagnosi precoce dei tumori cutanei svolge quindi un ruolo determinante. Il primo passo per una corretta diagnosi consiste in esame clinico attento, eseguito da dermatologi esperti.
Lesame clinico permette di individuare i soggetti a rischio (sulla base del fototipo, del tipo e del numero delle lesioni pigmentate cutanee, eventuali fattori genetici, ambientali e di malattia intercorrente) e di indirizzarli verso esami strumentali mirati (dermatoscopia e videodermatoscopia) e controlli più frequenti.

La dermatoscopia consiste nellosservazione dei nevi mediante un apposito strumento chiamato microscopio ad epiluminiscenza o, più semplicemente, dermatoscopio. Si tratta di una procedura semplice e indolore, che permette di visualizzare laspettointernodi un nevo, quello non visibile ad occhio nudo. Nei soggetti a rischio neoplastico limmagine ottenuta viene analizzata da un computer e messa in memoria per successivi confronti. È possibile, in questo modo, scoprire precocemente levoluzione maligna di una lesione cutanea e di intervenire di conseguenza.
In alcuni casi, per una corretta diagnosi, è necessario ricorrere allesame istologico attraverso una biopsia cutanea, che si effettua in anestesia locale in ambiente ambulatoriale. La biopsia cutanea si può eseguire o mediante lasportazione completa della lesione (biopsia escissionale) o, nel caso di lesioni di grandi dimensioni e in sedi particolari (es. viso), mediante asportazione di una piccola parte di tessuto (biopsia incisionale). Lesame istologico serve anche a definire la stadiazione locale della neoplasia.

Stadiazione del melanoma

Lesame istologico serve, oltre che per confermare la diagnosi, a determinare la stadiazione locale della neoplasia. Infatti, lanatomopatologo valuta e segnala alcuni parametri definiti, tra cui la profondità dinvasione del melanoma, lulcerazione, linvasione linfovascolare, il numero delle cellule che si stanno dividendo, in modo da segnalare laggressività e la capacità di diffondersi del melanoma.
Nei casi più aggressivi o dove il melanoma sia cresciuto maggiormente, si ricerca la presenza delle cellule del melanoma anche nei linfonodi più vicini (linfonodo sentinella) che vengono asportati per essere analizzati.
Per completare la stadiazione e definire il trattamento, in casi selezionati e in base allo stadio del tumore primitivo, vanno eseguiti esami strumentali (es ecografia, radiografia, TAC, PET) per verificare la presenza di metastasi a distanza. Da tutti questi parametri derivano la stadiazione completa della malattia e la scelta del trattamento.

Stadiazione dei carcinomi cutanei

Similmente, per il carcinoma squamocellulare vengono considerati il grado di differenziazione, linvasione dei tessuti cutanei e di quelli più profondi, la presenza eventuale di linfoangioinvasività o di coinvolgimento linfonodale.
Il carcinoma basocellulare invece viene valutato per la sua capacità infiltrativa e destruente sui tessuti circostanti.

Trattamenti 

Il trattamento dei tumori cutanei dipende dal tipo di tumore, dallo stadio di malattia ma anche dalla sede di comparsa, oltre che dalletà e dallo stato di salute del paziente. Il trattamento è nella maggior parte dei casi chirurgico. Nei casi dove la chirurgia non fosse sufficiente, si può ricorre anche alla terapia fotodinamica, alla chemioterapia, alla radioterapia, alle terapie biologiche come immunoterapia e/o targeted therapy. In alcuni casi si possono combinare più trattamenti.

Terapia chirurgica

Lasportazione chirurgica è il trattamento di prima scelta nella maggior parte dei tumori cutanei. La chirurgia dermatologica viene utilizzata, quando vi è lindicazione, per rimuovere la lesione sospetta e inviarla per una diagnosi definitiva tramite biopsia escissionale o incisionale.
La chirurgia plastica interviene quando è necessaria una ricostruzione con lembi o innesti, ai quali si ricorre nei casi di ampie asportazioni oppure se i tumori interessano zone delicate come ad es. palpebre, labbra o naso, in modo che la riparazione del tessuto avvenga nel modo più naturale possibile, con vantaggi per la funzionalità e lestetica post intervento.
La chirurgia generale interviene principalmente (ma non esclusivamente) nel melanoma, nei casi a rischio maggiore, per valutare dapprima lestensione della malattia al linfonodo sentinella, quindi nei casi più avanzati per procedere allasportazione dei linfonodi stessi o, ove indicato, di metastasi in altri organi. In taluni casi infatti è sufficiente lasportazione del primo linfonodo che drena larea di cute del tumore, il già citato linfonodo sentinella. Nel caso di presenza di malattia del linfonodo, accertata dopo esame istologico o palpatoriamente al momento della visita, si toglieranno tutti i linfonodi vicini a quello malato. La presenza di cellule tumorali nei linfonodi indirizzerà verso successive indagini e un eventuale trattamento.

Terapia medica

La terapia medica utilizza varie armi che vengono selezionate sulla base del tipo di tumore cutaneo, sulle sue caratteristiche biologiche, sullaggressività e sul coinvolgimento o meno di linfonodi e/o altri organi.
La terapia medica viene definita dagli oncologi che indirizzano il paziente verso trattamenti che, per quanto riguarda il melanoma, sono sempre più selezionati e personalizzati, anche attraverso lo studio di alcune mutazioni genetiche presenti nel tumore stesso.

Chemioterapia

La chemioterapia consiste nellutilizzo di farmaci iniettabili o assumibili oralmente in grado di distruggere le cellule tumorali. Si caratterizza per un meccanismo dazione rapido, sebbene sia spesso tossico, soprattutto a livello delle cellule del midollo osseo e delle mucose (ad esempio cavo orale), che vengono inevitabilmente coinvolte e in diversa misura da soggetto a soggetto. I tumori della cute e in particolare i melanomi non si caratterizzano per una elevata chemiosensibilità.
Esistono trattamenti locoregionali che prevedono linfusione di chemioterapici a dosi molto elevate concentrandoli in aree (ad esempio un arto) che è possibile circoscrivere dal resto della circolazione corporea tramite lutilizzo di part