Mar. Ott 3rd, 2023

Cosa scatena il disturbo bipolare?

14 Giugno 2022

Che cosa si intende per disturbo bipolare? Quali sono le cause e quale la sintomatologia? Comorbidità, eventi trigger e valore di una équipe multidisciplinare nel trattamento del noto disturbo dellumore, anche conosciuto come bipolarismo: ne parliamo con il DrEdward Callus, Responsabile del Servizio di Psicologia Clinica allIRCCS Policlinico San Donato di Milano e Ricercatore di Psicologia Clinica nel dipartimento di Scienze Biomediche allUniversità degli Studi di Milano

Cos’è il disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è caratterizzato da unalternanza di fasi, laddove una tra queste può prevalere sullaltra

I sintomi della depressione

La depressione o, ancor più precisamente, lepisodio di depressione maggiore, è contraddistinta da almeno 5 dei seguenti sintomi

I sintomi della mania

La mania, invece, comporta

Episodio maniacale

Si definisce maniacale un episodio di durata maggiore o uguale a 1 settimana, questultimo caratterizzato da

I pazienti in questa fase credono di trovarsi nel loro stato mentale migliore; tuttavia, è proprio durante la fase maniacale che i soggetti possono diventare un serio pericolo per sé stessi e per gli altri

Gli episodi maniacali differiscono dalla mania per i seguenti aspetti:

Come viene classificato il disturbo bipolare

Il disturbo bipolare, generalmente, ha esordio durante ladolescenza o intorno ai 20/30 anni e si classifica in:

Le cause del disturbo bipolare

Sebbene rimanga ancora sconosciuta la causa esattai fattori scatenanti (trigger) il disturbo bipolare possono essere vari

La familiarità gioca un ruolo importante, aumentando la possibilità di sviluppare il disturbo

Altri fattori di rischio sono

Vi è, inoltre, una frequente correlazione con

Remissioni e recidive del disturbo bipolare 

Come anticipato, il disturbo bipolare è caratterizzato da un alternarsi di fasi. Lesordio è contraddistinto da una fase acuta dei sintomi, a cui seguono remissioni e recidive

Con il termine remissione si intende la diminuzione della gravità dei sintomi propri di un determinato quadro morboso: in altre parole, lassenza di segni che indicano che la malattia è in atto. In alcuni pazienti la remissione è completa, in altri possono manifestarsi sintomi residui

Quando si parla, invece, di recidiva, si intende la riacutizzazione di un processo morboso in via di guarigione o apparentemente guarito. In questa fase i sintomi tornano a manifestarsi in maniera marcata e possono essere di tipo maniacale, depressivo o ipomaniacale, spesso compresenti gli uni agli altri. Un episodio può durare da qualche settimana sino a 3-6 mesi e generalmente le fasi depressive durano più a lungo di quelle maniacali

La frequenza con cui si manifestano gli episodi può variare da paziente a paziente: è possibile che intercorra poco tempo tra un episodio e il successivo o, viceversa, che trascorra un lungo periodo senza il verificarsi di eventi marcatamente sintomatici.

La diagnosi

È, anzitutto, necessario approfondire e identificare i sintomi di mania o ipomania, qualora fossero presenti, attraverso lesclusione di alcune problematiche mediche, come lipertiroidismo, linfluenza di abuso di stupefacenti che possono avere uninfluenza significativa su questi sintomi

La diagnosi di disturbo bipolare di tipo 1 è, tra tutte, la più severa, comportando la presenza di sintomi maniacali tali da compromettere in maniera significativa il funzionamento del soggetto e da richiedere lospedalizzazione in talune circostanze, pericolose per il soggetto stesso e per altri.

Accade spesso che il paziente in fase depressiva non riferisca spontaneamente il fatto di aver precedentemente vissuto un episodio di mania o ipomania: lo specialista può quindi avvalersi, oltre che del supporto dei familiari del paziente, di questionari utili a rivelare segni patologici.

Come si cura il disturbo bipolare

Il trattamento del disturbo bipolare idealmente include:

Lunione dei due è necessaria e fondamentale perché il paziente venga assistito e curato nella maniera corretta

Nella maggior parte dei casi, è sufficiente il trattamento ambulatoriale. Solo in corrispondenza di sintomi gravi è necessaria lospedalizzazione del paziente

Per prima cosa, si devono stabilizzare e controllare gli episodi acuti (fase acuta). Una volta sotto controllo, il trattamento prosegue sino al raggiungimento della remissione completa (continuazione) e al mantenimento della stessa (mantenimento e prevenzione). 

Il trattamento farmacologico

Il trattamento farmacologico adeguato è stabilito attraverso una consultazione psichiatrica e potrebbe includere:  

Vengono utilizzati da soli o in combinazione per tutte le fasi del trattamento, anche a dosaggi diversi

È doveroso considerare gli eventi avversi legati alluso dei farmaci, i quali devono essere scelti sulla base di efficacia e tollerabilità, qualora al paziente fossero stati in precedenza somministrati farmaci per il trattamento del disturbo bipolare e sulla base dellanamnesi e della gravità dei sintomi, nel caso in cui ci si trovasse in una situazione non nota

È, infine, possibile ricorrere ad antidepressivi, sebbene non siano consigliati come sola ed esclusiva terapia.

Il trattamento psicoterapeutico

Eseguito linquadramento psichiatrico e scelto il supporto farmacologico, la psicoterapia permette di integrare quelle parti dellio non sufficientemente elaborate o consapevolizzate. 

Proficua è lalternanza tra terapia individuale e di gruppo, questultima potrebbe essere guidata da psicoterapeuta e psichiatra insieme. La terapia di gruppo è spesso raccomandata per i pazienti e i familiari, in molti casi i partner, il cui sostegno è fondamentale per prevenire gli episodi più gravi. Le tematiche trattate possono essere varie

La psicoterapia individuale, analizzando le diverse sfere della vita, può aiutare i pazienti a ripensare a loro stessi attraverso lelaborazione di eventi traumatici, il racconto, la creazione di nuovi significati

Sicuramente, in un percorso psicologico, laspetto più curativo è il fatto di avere una persona affidabile, con cui stabilire una relazione, capace di ascoltare, dare supporto e aiuto ad integrare le parti, capace di accompagnarti a rivivere esperienze traumatiche, nel costruire significati nuovi ed elaborare nuovi modelli per stare e abitare il mondo”, conclude il Dr. Edward Callus.

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