Lun. Ott 2nd, 2023

Melanoma della pelle: tipologie, sintomi, diagnosi e le ultime cure

10 Giugno 2022

Si avvicina lestate e con questa anche il momento dellabbronzatura, da prendere sempre con le dovute precauzioni. Secondo molteplici studi, infatti, nellultimo decennio si sta riscontrando un aumento nel mondo, in particolare nella fascia di età 30-50 anni, dei casi di melanoma, un tumore maligno della pelle sempre più diffusoIn Italia, rappresenta uno dei tumori più frequenti sia per gli uomini, sia per le donne under 50, con stime di 14 nuovi casi lanno, ogni 100.000 persone.  

Che cos’è il melanoma

Il melanoma è una neoplasia maligna che si origina dai melanociti, le cellule che si occupano di produrre la melanina, il pigmento naturale che ci protegge come uno scudo dai raggi UV in grado di innescare, nel tempo, una serie di processi carcinogeni e di invecchiamento”, spiega il Dott. Santinami.

Questa forma tumorale si sviluppa:

Le 4 tipologie di melanoma

Si distinguono 4 tipologie di melanoma:

Mentre le prime 3 forme, infatti, sono caratterizzate inizialmente da una diffusione superficiale, il melanoma nodulare si diffonde sin dallinizio in profondità, con una prognosi che risulta, per questo, più difficoltosa.

I sintomi e i 5 parametri per l’auto-osservazione 

I parametri generali da osservare anche e soprattutto autonomamente nelle macchie cutanee sono stati indicati con lo schema orientativo ABCDE, che richiama le prime lettere dellalfabeto. Si tratta precisamente di

“È necessario abituarsi a scrutare periodicamente la pelle anche nelle zone periferiche, avvalendosi di uno specchio e di unaltra personaaggiunge il dottore -, e prestare altresì molta attenzione a nei che procurano

Visita dermatologica: la mappatura dei nei

Una buona prassi è quella di controlli specialistici periodici, almeno 1 volta lanno o più ravvicinati per i soggetti a rischioanche prima delletà pubere, in modo da individuare i pazienti che possono avere una maggiore predisposizione.

Nel corso della visita dermatologica, durante lesame obiettivo, il medico farà ricorso al:

Ad ogni modo, lesperienza dello specialistasottolinea lespertorisulta fondamentale: è questa che, associata alla qualità degli strumenti e delle immagini ottenute, conduce alla diagnosi”.

Come curare il melanoma 

La terapia più opportuna viene individuata dallo specialista oncologo in base allo stadio della patologia e la sua diffusione. Infatti, quando il melanoma è ancora a diffusione superficiale, dopo una diagnosi precoce, la terapia consente una sopravvivenza media a 5 anni del 97%. Differentemente la prognosi diviene più sfavorevole con la diffusione ai linfonodi e in presenza di metastasi.

Spiega il chirurgo: “I casi più precoci di melanoma, che per fortuna sono la maggior parte, oggi vanno generalmente incontro a una guarigione definitiva. Tuttavia, anche per i casi più graviterapie innovative conducono sempre più spesso a guarigioni o cronicizzazioni, con una buona qualità di vita per il paziente”.

Chirurgia del melanoma

Il principale trattamento contro il melanoma è lasportazione chirurgica delle lesioni anche solo sospette, per cui viene inclusa anche una porzione di pelle indenne che la circonda, così da essere sicuri della totale rimozione dellarea in questione, assieme ad un esame istologico.

La rimozione del linfonodo sentinella

Nel caso di formazioni ulcerate o di melanomi che superano gli 0.8 mm di spessore, indicato con il metodo Breslowviene solitamente rimosso e sottoposto a biopsia anche il linfonodo della stazione linfatica più vicina, detto linfonodo sentinella. Infatti, drenando la linfa del corpo e quindi anche dellarea interessata dal melanoma, i linfonodi sono i primi a venire in contatto con eventuali cellule tumorali. Se gli esami istologici rilevano tracce di neoplasia nel linfonodo sentinella si indirizza il paziente alloncologo per uneventuale terapia adiuvante.

Terapie adiuvanti per il melanoma

Assieme alla chirurgia, che resta la strada primaria, contro il melanoma possono essere intraprese, infatti, in accordo con le linee guida AIOM, anche delle terapie adiuvanti fra cui lelettrochemioterapia

In casi selezionati di diffusione cutanea del melanoma, i pazienti possono essere sottoposti alla somministrazione di un farmaco (bleomicina) a basse concentrazioni per via endovenosa, in concomitanza con una differenza di potenziale elettrico originata da alcune piastre, che rende la membrana delle cellule tumorali più permeabili. Questa procedura è ripetibile e va effettuata in anestesia generale.

Immunoterapici e farmaci a bersaglio molecolare 

Per il paziente critico al IV stadio o come terapia precauzionale nel III stadio, fasi in cui la radio e chemioterapia non danno risultati, una rivoluzione e un significativo miglioramento prognostico sono stati rappresentati dalle categorie di:

Si tratta di terapie che vanno a colpire in maniera mirata il meccanismo che impedisce al sistema immunitario di aggredire il tumore

Alcune di queste molecole sono utilizzate ormai comunemente nella pratica clinica, mentre altre rientrano in protocolli sperimentali di strutture regionali autorizzate (La Casa di Cura La Madonnina non effettua questo tipo di trattamenti).

Le cause del melanoma

Rispetto ad altre patologie della pelle come, ad esempio, il carcinoma basocellulare, ovvero la forma più comune di tumore cutaneo, e il carcinoma spinocellulare, per i quali è nota una correlazione con lesposizione al sole, per il melanoma il dibattito allinterno della comunità scientifica è ancora aperto

Fra i differenti fattori di rischio che ne favoriscono la comparsa vengono, ad ogni modo, individuati:

“Quello che si può direspiega il Dott. Santinami – è che di certo i raggi UV possono facilitare, soprattutto in chi ha una predisposizione, lo sviluppo del melanoma, ma più della somma delle radiazioni UV assorbite nel tempo, il pericolo sarebbero le ustioni solari subite in età giovanile e le esposizioni intense intermittenti”.  

Diversi studi evidenziano, inoltre, un aumento del rischio di melanoma in chi fa uso di lampade e/o lettini abbronzanti soprattutto in giovani età.

L’importanza della prevenzione

Sebbene, purtroppo, non si possa annullare del tutto il rischio di sviluppare tumori cutanei durante lesposizione solare, il dottore ricorda limportanza di seguire alcuni semplici accorgimenti:

Attenzione ai bambini

I consigli riportati devono riguardare soprattutto i bambini. Non solo, infatti, questi sono particolarmente sensibili alle scottature, ma il processo tumorale spesso può derivare da unalterazione avvenuta proprio in età pediatrica”, conclude lo specialista.

Non esiste, ad ogni modo, una controindicazione assoluta allesposizione solare, importante anche per la sintesi di vitamina D, ma è consigliabile esporsi fin dalletà infantile con moderazione e le opportune precauzioni, evitando eccessi e ustioni.

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