Ven. Mar 31st, 2023

Endocardite Infettiva

Che cos’è l’endocardite infettiva?

Lendocardite è uninfiammazione dellendocardio, il sottile rivestimento delle pareti interne delle cavità e delle valvole cardiache. Ci concentriamo in particolare sulla forma infettiva, ma ricordiamo che esiste anche unendocardite non infettiva (dovuta a malattie infiammatorie, autoimmuni o patologie, come neoplasie o deficienze immunitarie, che favoriscono depositi trombotici).

Lendocardite più spesso colpisce le valvole cardiache, ma può formarsi anche a livello di shunt o altre comunicazioni anomale tra le cavità cardiache.

Questa patologia può alterare struttura e funzionalità delle valvole. Può, inoltre, causare embolie (per via del distacco di materiale infetto) e anche danni vascolari al di fuori del cuore.

Quali sono le cause dell’endocardite infettiva?

I microrganismi che causano unendocardite infettiva sono batteri e funghi che penetrano nel circolo sanguigno per via orale, cutanea, urinaria o intestinale e raggiungono il cuore.

Le forme più frequenti di endocardite infettiva sono di tipo batterico.

La lesione caratteristica dellendocardite infettiva è lavegetazione”, cioè un deposito di materiale fibrinoso e piastrine adeso allendocardio, allinterno del quale si annidano e moltiplicano i microrganismi causa dellendocardite stessa.

Quali sono i sintomi dell’endocardite infettiva?

Linfezione può svilupparsi in maniera più repentina e aggressiva o più gradualmente e in modo più subdolo.

I segni e sintomi dellendocardite sono legati allo stato infettivo sistemico e allattivazione del sistema immunitario, alla crescita delle vegetazioni che danneggiano o impediscono il corretto funzionamento delle valvole cardiache, e infine al possibile distacco di frammenti di vegetazione che raggiungono altri organi (embolie settiche).

In linea generale, si possono distinguere:

Diagnosi

Arrivare a una diagnosi di endocardite infettiva, può essere un processo difficoltoso e complesso. Un primo sospetto diagnostico può emergere se, auscultando il cuore di un paziente con febbre, viene rilevato un soffio di nuova insorgenza. In presenza di un sospetto clinico, il medico può poi prescrivere ulteriori accertamenti per definire la diagnosi.

Possono essere necessari esami del sangue per individuare batteri o altri microrganismi nel sangue (emocolture) e il rialzo degli indici infiammatori.

Per la diagnosi di endocardite, lecocardiogramma riveste un ruolo fondamentale, in quanto permette la visualizzazione diretta delle vegetazioni endocarditiche.

Tra gli altri accertamenti che possono essere prescritti:

Trattamenti

La cura dellendocardite infettiva deve basarsi su un approccio multidisciplinare, con un team di diversi specialisti che collaborano per lelaborazione del percorso terapeutico più adeguato.

Il trattamento, che dura diverse settimane, prevede una terapia antibiotica mirata, con lobiettivo di combattere lagente infettivo isolato tramite le emocolture. In caso di emocolture negative, si procede con una terapia antibiotica empirica, cioè utilizzando un antibiotico ad ampio spettro dazione o che agisca contro il presunto agente infettivo.

In presenza di segni di scompenso cardiaco, vegetazioni ad alto rischio embolico o in caso di insufficiente controllo dello stato infettivo, si ricorre alla chirurgia: lintervento chirurgico è mirato alla sostituzione di valvole e alla riparazione dei danni fatti da eventuali complicazioni.

Prevenzione dell’endocardite infettiva

I soggetti a più alto rischio di sviluppare endocardite infettiva sono:

Altre caratteristiche che aumentano il rischio di contrarre lendocardite sono: altre forme di patologia valvolare, utilizzo di droghe per via endovenosa o presenza di cateteri per emodialisi o altri accessi venosi centrali.

Le principali misure preventive hanno come obiettivo quello di ridurre al minimo, idealmente evitare, la batteriemia e la conseguente localizzazione dei batteri nellendotelio, in particolare per le categorie dei pazienti a rischio elevato e intermedio. Esse comprendono:

La profilassi antibiotica dellendocardite è raccomandata solo nelle categorie di pazienti ad alto rischio, prima dellesecuzione di procedure odontoiatriche che richiedono la manipolazione del tessuto gengivale o la perforazione della mucosa orale.

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