Ven. Mar 31st, 2023

Colangiocarcinoma (Tumori delle vie biliari)

Cos’è il colangiocarcinoma?

Il colangiocarcinoma è il secondo più comune tumore primitivo del fegato. Si sviluppa nei colangiociti (le cellule dei dotti biliari tra il fegato e lintestino) per poi andare a intaccare lorgano al suo interno (colangiocarcinoma intraepatico), o al suo esterno (colangiocarcinoma extraepatico e della colecisti).

Lincidenza del colangiocarcinoma è in continuo aumento e sono pochi i pazienti su cui le cure hanno un esito risolutivo. Questa situazione è determinata in particolar modo da due fattori: la vaghezza dei sintomi iniziali e lassenza di criteri diagnostici specifici.

Quali sono le cause del colangiocarcinoma? 

Le cause responsabili di questo tumore sono ancora incerte.

I principali fattori di rischio per questa patologia sono:

Quali sono i sintomi del colangiocarcinoma?

Negli stadi iniziali del tumore il paziente potrebbe essere asintomatico, mentre spesso sintomi più definiti compaiono quando il tumore è in fase avanzata.

In caso di colangiocarcinoma intraepatico si possono avvertire disturbi come dolore addominale, perdita di peso, nausea, malessere: per questo motivo la diagnosi è accidentale nel 20-25% dei casi.

In caso di colangiocarcinoma extraepatico, il 90% dei pazienti presenta ittero senza dolore e solo nel 10% dei casi si hanno sintomi riferibili a colangite, come dolore e febbre.

Diagnosi 

La diagnosi di colangiocarcinoma richiede un elevato livello di sospetto della malattia e un approccio multidisciplinare: infatti i sintomi iniziali del colangiocarcinoma possono essere piuttosto vaghi e a questo elemento si aggiunge lassenza di criteri diagnostici specifici.

Il paziente affetto da colangiocarcinoma, allinizio del percorso di diagnosi, si troverà ad affrontare una serie di esami utili anche per la stadiazione del tumore. Parliamo di ecografia, TAC torace e addome e risonanza magnetica per valutare lo stato del fegato. Sono sempre necessari gli esami di funzionalità epatica, la valutazione chirurgica e la biopsia per accertamento istologico.

Possono inoltre venire richieste ulteriori indagini per escludere o confermare la presenza di metastasi.

Trattamento

I pazienti su cui è possibile agire chirurgicamente sono ad oggi solo il 25%, ma loperazione, se effettuata agli stadi iniziali, può avere esito risolutivo. In molti casi, per migliorare i risultati della chirurgia, dopo lintervento verrà indicata una chemioterapia precauzionale.

Circa il 70% dei pazienti presenta alla diagnosi un tumore in fase avanzata, per cui il trattamento deve essere di tipo medico sistemico. Oggi dunque lindicazione è alla chemioterapia, ma recenti studi clinici hanno evidenziato lefficacia di alcuni farmaci a bersaglio molecolare per alcuni specifici tipi di colangiocarcinoma e quindi in futuro vi saranno a disposizione farmaci diversi dalla chemioterapia da poter utilizzare nella pratica clinica.

La difficoltà a riconoscere il colangiocarcinoma (che può essere confuso con altre malattie, altri tumori del fegato o con metastasi epatiche da altri tumori) porta spesso a una diagnosi in fase avanzata quando la prognosi è sfavorevole.

È dunque fondamentale che i pazienti siano seguiti presso i Centri di riferimento e che lapproccio sia multidisciplinare: il colangiocarcinoma infatti è una patologia complessa, le cui forme differiscono le une dalle altre, e che necessita della collaborazione di diversi specialisti, come epatologi, chirurghi, oncologi, radiologi, radiologi interventisti, radioterapistiIn Humanitas un team multidisciplinare gestisce il paziente in maniera organica e completa, con la possibilità di inserimento anche in protocolli di Ricerca clinica.

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