Il calo di pressione è un disturbo comune, che causa sintomi come instabilità, lieve capogiro e vista annebbiata e che abitualmente si verifica quando viene cambiata posizione bruscamente, per esempio passando da una posizione seduta a una posizione eretta.
Che cos’è il calo di pressione?
La pressione arteriosa è regolata nel nostro organismo dal sistema nervoso autonomo: il calo di pressione avviene quando l’attività nervosa di regolazione cardiovascolare non risponde prontamente e adeguatamente alle nuove richieste. Questo avviene tipicamente quando si cambia posizione improvvisamente.
Anche una temperatura circostante elevata può favorire il calo di pressione, infatti in questo caso il sistema nervoso autonomo si trova a svolgere anche una funzione di termoregolazione, favorendo la vasodilatazione cutanea per disperdere il calore del corpo, rendendo il fenomeno complessivo di regolazione più complesso.
La termoregolazione è importante per l’organismo poiché la temperatura corporea dovrebbe mantenersi stabile: se la temperatura dell’ambiente circostante sale eccessivamente, la frequenza cardiaca e la vasodilatazione cutanea e periferica aumentano, così come la sudorazione, contribuendo alla dispersione del calore corporale, ma con possibili effetti anche sulla pressione arteriosa che può calare.
Si tratta di meccanismi di compensazione fondamentali per impedire un eccessivo aumento della temperatura corporale che rischierebbe di compromettere i processi enzimatici necessari per la vita.
Se a questi fenomeni si associa un’ipotensione costituzionale, cioè la predisposizione ad avere valori pressori costantemente ridotti lungo la giornata, è più probabile che si verificano cali di pressione improvvisi.
A essere soggetto a cali di pressione è soprattutto il sesso femminile, a causa di ipotensioni costituzionali che sono più frequenti tra i 16 e i 28 anni.
Quali sono le cause del calo di pressione?
Un calo di pressione è avvertito dal soggetto quando i valori massimi, o sistolici, sono uguali o inferiori a 90 mmHg e quelli minimi, diastolici, sono uguali o inferiori a 60 mmHg.
Normalmente, in condizione di riposo i valori sistolici si assestano intorno ai 100-125 mmHg, mentre i valori diastolici a 80-89 mmHg. In caso di sforzi molto sostenuti o attività fisica, la pressione sistolica può aumentare fino a oltre 180 -200 mmHg per poter garantire una perfusione ottimale di sangue dei muscoli in esercizio. Quando lo sforzo si conclude la pressione cala rapidamente provocando i sintomi del calo di pressione (in particolar modo se la persona è ferma in posizione eretta). Questo è il motivo per cui chi pratica attività sportiva, a prestazione conclusa, non si ferma immediatamente, ma prosegue con un’attività di defaticamento che aiuta a mantenere valori pressori ancora discreti nonostante la vasodilatazione periferica che si associa e segue l’attività muscolare .
Abitualmente, quindi, il calo di pressione si verifica in caso di cambi di posizione improvvisi, dopo sforzi fisici e/o in presenza di clima afoso.
Quali sono i sintomi del calo di pressione?
I sintomi con cui si manifesta il calo di pressione sono: vertigini, spossatezza, sensazione di mancamento che può condurre, nei casi più estremi, allo svenimento (sincope).
Diagnosi
La diagnosi può essere ottenuta facilmente misurando con lo sfigmomanometro la pressione arteriosa in posizione distesa e dopo 3’ di permanenza in piedi, fermi. Il riscontro di valori pressori sistolici <90 mmHg da sdraiati o che si riducono di più di 20 mmHg per durante posizione eretta, consente di fare la diagnosi.
Infatti, per via dell’azione della forza di gravità quando noi ci mettiamo in piedi, una porzione significativa del sangue circolante tende a distribuirsi nel distretto venoso dell’addome e delle gambe, riducendo pertanto il ritorno venoso del sangue al cuore e generando una tendenza all’ipotensione ortostatica che, come abbiamo detto, è controbilanciata dall’intervento del sistema nervoso autonomo.
Misurare la pressione arteriosa da sdraiati (o seduti) e in posizione eretta è una semplice pratica clinica che dovrebbe essere seguita in tutti gli ambulatori ospedalieri o dei medici di famiglia e in Pronto Soccorso.
Trattamenti
Quando si verifica un calo di pressione improvviso è opportuno sdraiarsi subito fino alla risoluzione dei sintomi. Qualora non fosse possibile sdraiarsi, bisogna mettersi in posizione seduta cercando di alzare le gambe e bere un bicchiere d’acqua. Questo consente prontamente di attivare gli osmorecettori epatici in collegamento con afferenze nervose simpatiche e provocare una vasocostrizione periferica tale da aumentare la pressione arteriosa. Non è particolarmente importante assumere zuccheri.
Prevenzione
Coloro che sanno di essere soggetti a cali di pressione dovrebbero cercare di prevenire il fenomeno mantenendosi sempre sufficientemente idratati e assumendo una dose adeguata di frutta, verdura e altri alimenti che garantiscono l’apporto di sali minerali. Inoltre devono evitare di cambiare bruscamente posizione, in particolar modo se l’ambiente circostante è particolarmente caldo. A questo riguardo, eseguire una brevissima attività fisica sul posto da seduti (battere i piedi per terra) prima di alzarsi, può aiutare ad attivare il sistema nervoso simpatico favorendo un incremento pressorio.
Prenota la tua Visita

Ospedale Cardarelli di Napoli
L’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Antonio Cardarelli rappresenta un punto di riferimento non solo per il meridione d’Italia ma per l’intera penisola. I suoi Dipartimenti, i suoi Reparti, accolgono ogni giorno migliaia di pazienti. Dei 21 padiglioni esistenti, costruiti in diverse epoche a partire dal 1927 fino al 1990, 14 sono destinati alle attività di […]

Nuova Clinica Santa Rita di Benevento (BN)
La Casa di Cura Nuova Clinica Santa Rita, situata a Benevento in Viale Mellusi Antonio 103 nella zona Est della città, è una struttura privata accreditata con il S.S.N./ A.S.L.BN per ricoveri medico-chirurgici per 72 posti letto ed è autorizzata per 110 posti letto. Si tratta di una clinica polispecialistica che svolge attività chirurgica d’elezione […]

Ospedale di Faenza (RA)
L’Ospedale Degli Infermi è situato in Viale Stradone 9 a Faenza in provincia di Ravenna e fa parte dell’Azienda USL di Ravenna assieme ai presidi di Lugo e Ravenna. La struttura svolge la propria attività all’interno delle seguenti principali unità funzionali: Anestesia e rianimazione, Medicina riabilitativa, Anatomia patologica, Medicina trasfusionale, Cardiologia e UTIC, Neurofisiologia clinica, […]

Ospedale di Vergato (BO)
L’Ospedale Civile di Vergato si trova in via dell’Ospedale 1 nel comune omonimo in provincia di Bologna e fa parte dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna che aggrega anche i seguenti presidi: Ospedale di Budrio, Ospedale Bellaria di Bologna, Ospedale Maggiore di Bologna, Ospedale di Bentivoglio, Ospedale di San Giovanni in Persiceto, Ospedale di Bazzano, […]

Policlinico Bologna S. Orsola Malpighi
L’Ospedale Policlinico S. Orsola-Malpighi è situato a Bologna in Via Massarenti 9. Rappresenta il primo Ospedale in Bologna con oltre 400 anni di storia alle spalle, oggi sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Bologna. E’ centro di riferimento nazionale ed internazionale per diverse patologie; ogni anno sono organizzati, nelle sedi […]

Ospedale di Cesena
L’Ospedale Maurizio Bufalini è situato in Viale Ghirotti 286 a Cesena in provincia di Forlì-Cesena e fa parte dell’Azienda USL di Cesena. La prima testimonianza dell’esistenza di una rete di istituzioni sanitarie a Cesena risale ad un lascito di tale Donna Benasai del fu Aunesto, datato 1297. A dare avvio ad una fervida attività ospedaliera […]
Biblioteca….

Policitemia
Il rimedio migliore in caso di policitemia dipende dalla sua causa. Le policitemie primarie in genere richiedono una flebotomia (il salasso). Non è poi da escludere che debbano essere assunti dei farmaci, ad esempio per ridurre il rischio che si formino coaguli di sangue. In caso di policitemia secondaria il trattamento deve invece essere mirato a curare la condizione […]

Bruxismo: quali sono i sintomi?
IRCCS Humanitas di Rozzano (MI) 14 Luglio 2022 Può capitare di svegliarsi con indolenzimento dei muscoli facciali, secchezza della fauci o fastidio alle orecchie. Queste sensazioni sono alcuni dei sintomi del bruxismo notturno. Lo stress che viviamo ogni giorno nella nostra quotidianità e la sedentarietà possono portare a digrignare i denti, ovvero il movimento di sfregare l’arcata superiore […]

Infarto
Infarto Che cos’è l’infarto? L’infarto è la morte o necrosi di un tessuto o di un organo che non ricevono un adeguato apporto di sangue e ossigeno dalla circolazione arteriosa a loro dedicata. Quando un vaso arterioso non ha un buon flusso, o non è in grado di aumentarlo in base alle esigenze del territorio che irrora, si manifesta l’ischemia […]

Borreliosi (Malattia di Lyme)
Borreliosi (Malattia di Lyme) La malattia di Lyme, detta anche Borreliosi, è una zoonosi provocata da una spirocheta, la Borrelia burgdorferi, che penetra attraverso la cute con il morso di zecca. Può infettare sia le persone che molte specie animali, e i cervi rappresentano importanti serbatoi d’infezione. La malattia prende il nome dalla città di Lyme, nel Connecticut, […]

Cifosi
Cifosi Con il termine cifosi si indica la curvatura della parte alta della colonna vertebrale in senso antero-posteriore e a concavità anteriore: quella modificazione a carico della schiena, cioè, comunemente conosciuta come “gobba”. Un leggero grado di curvatura della parte alta della schiena è fisiologico, ma il termine cifosi di solito viene utilizzato per indicare una curvatura eccessiva. Che cos’è […]