Mar. Ott 3rd, 2023

Al Gemelli la prima performance urologica in Italia per il robot Hugo

12 Aprile 2022

Debutto per il robot Hugo anche in ambito urologico. Il primo intervento in assoluto effettuato in Italia con il nuovo robot di Medtronic è stato effettuato al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS a Roma, affidato alle mani del professor Pierfrancesco Bassi. Con Hugo realizzato con successo nei giorni scorsi un intervento di asportazione di un tumore della prostata. Il paziente sta bene ed è già tornato a casa.

Un uomo di 62 anni nei giorni scorsi è stato sottoposto al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS a un intervento di asportazione di tumore della prostata, come accade a tanti pazienti in Italia ogni anno. Ma lintervento effettuato su questo sessantenne, che sta bene ed è già rientrato a casa, è speciale e diverso da tutti gli altri; si tratta infatti della prima prostatectomia radicale effettuata in Italia con il nuovo robot Hugo. A firmare questofirst’ è il professor Pierfrancesco Bassi, direttore della UOC di Clinica Urologica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Ordinario di Urologia allUniversità Cattolica, campus di Roma.

La chirurgia robotica in urologia è una realtà affermata da molti anni, ma non è mai realmente decollata, perché frenata dagli alti costi. Ma i vantaggi di questo approccio sono troppi per essere ignorati e sempre più chirurghi si cimentano alla consolle di questi robot, a tutto vantaggio dei loro pazienti. Per dare un impulso a questa disciplina lunica strategia è quella di renderla più ‘democraticaovvero più accessibile sul fronte dei costi. Che è poi la proposta di Hugo, lultimo robot-chirurgo messo a punto da Medtronic.

Abbiamo finalmente a disposizione un sistemaha commentato il professor Bassiche offre le stesse potenzialità operative delle tecnologie attualmente in commercio, con una riduzione dei costi. E il significato di questo va ben oltre laspetto puramente economico. Apparecchiature come queste hanno la potenzialità di aprire ed estendere queste tecniche anche nelle strutture ospedaliere più piccole e di offrire quindi i vantaggi della chirurgia robotica a una più vasta platea di pazienti”.

Lo strumento è nuovo, la tecnica noLa chirurgia robotica in urologia è stata introdotta da anni e rappresenta ormai un dato di fatto. “Oggi un buon 50% degli interventi per patologie urologicheafferma il professor Bassipuò essere eseguito con il robot, che fornisce una serie di vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale: minor invasività, miglior dettaglio chirurgico e ridotta ospedalizzazione per il paziente. Lurologia è, tra tutte, la disciplina più vocata alla chirurgia robotica; siamo infatti i leader di settore come numero di interventi”.

È evidente che avere a disposizione unattrezzatura che permetta di cogliere tutti i vantaggi della chirurgia robotica è molto apprezzabile, tanto più se si prospetta una riduzione dei costi, di solito importanti, collegati alla chirurgia robotica tradizionale. “Questo non potrà che agevolare laccesso alla chirurgia robotica in un maggior numero di ospedaliriflette il professor Bassioffrendo a un maggior numero dei pazienti tutti i vantaggi a essa collegati. Certo, i DRG attuali non sono ancora allineati alla rivoluzione della chirurgia robotica. Ma ci auguriamo che lampliamento dellutilizzo della chirurgia robotica, porti presto il Ministero della Salute a rendere ancor più accessibile questo approccio terapeutico, destinato a estendersi sempre più”.

Indicazioni urologiche di Hugo. Lindicazione più diffusa in ambito urologico è la prostatectomia radicale per il trattamento del tumore della prostata, che è la prima neoplasia in ordine di frequenza nel maschio, rappresentando il 19% di tutti i tumori maschili nel nostro Paese (nel 2020 sono state stimate circa 36 mila nuove diagnosi). Questo intervento è curativo se il tumore è confinato nella prostata, per questo la diagnosi precoce è molto importante ai fini del trattamento e della prognosi. “Realizzare questo intervento in chirurgia roboticacommenta il professor Bassioffre quei benefici che rientrano nel concetto dimedicina personalizzata’, ovvero la possibilità di curare il tumore in funzione di quelle che sono le caratteristiche del tumore stesso e del paziente, quasi come un sarto che confeziona il vestito su misura. Attualmente la chirurgia robotica è in grado di soddisfare situazioni di chirurgia maggiore in ambito urologico”.

Il Gemelli sarà training center di Hugo per gli altri chirurghi italiani. “Lurologia del Gemelli è un centro di riferimento italiano e internazionale. La collocazione di questo robot nellambito di un IRCCSafferma il professor Bassifavorirà la ricerca e lo sviluppo nellambito anche in applicazioni cliniche non strettamente urologiche; contribuiremo inoltre allo sviluppo di nuovi device, strumenti e accessori per Hugo, nonché allulteriore sviluppo dellapproccio robotico.

Maria Rita Montebelli